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Giorgetti

Le priorità arcobaleno di Schlein e Pascale sono le priorità dell’Italia?

Iscrivere all'anagrafe i figli di coppie etero o omosessuali procurati con uteri in affitto all'estero? "Mi permetto di chiedere alla nuova segretaria del Pd e amici o simpatizzanti vecchi e nuovi, temo tutti residenti in zone a traffico limitato, se questa sia davvero la priorità assoluta dell’Italia". I Graffi di Damato

 

I bambini ucraini sequestrati, credo senza distinzioni tra figli di coppie etero o omosessuali, sono costati un mandato di cattura internazionale a Putin. Che se ne sbatte ma potrebbe subire dall’iniziativa della Corte Internazionale dell’Aja più danni ancora che dalla resistenza armata degli ucraini, spalleggiati dall’Occidente, alla sua politica aggressiva e tardo-imperialistica, sulle orme di Pietro il Grande più ancora che di Stalin, successori e attigui, compreso Hitler.

Altri bambini, figli di copie omosessuali che se li sono in genere procurati con uteri in affitto, in un mercato consentito all’estero, guardano invece più che a tutti noi, come vorrebbe un titolo del manifesto sovrapposto alla piazza “arcobaleno” di Milano sedotta dalla nuova segretaria del Pd Elly Schlein e, a sorpresa, da Francesca Pascale, l’ex fidanzata di Silvio Berlusconi; altri bambini, dicevo, figli di coppie omosessuali guardano impauriti nell’immaginario di certa sinistra elitaria a Giorgia Meloni. Che una vignetta sulla prima pagina della Stampa ha proposto nella versione di una premier di destra disposta al riconoscimento solo dei “figli della lupa”. Ah, che cosa non si riesce a pensare, immaginare, dire, scrivere e disegnare avvolti nella nuvola della politica.

Più che Maurizio Landini, il segretario generale della Cgil che dopo averla invitata e scortata al congresso del suo sindacato, proteggendola da chi aveva deciso di trattarla come ospite “sgradita”, ha festeggiato la propria conferma al vertice dell’organizzazione proponendosi uno sciopero generale contro la riforma fiscale che si è proposta il governo; più che Maurizio Landini, dicevo, più che gli scafisti decisi a sfuggire alla sua caccia in tutto il “globo terracqueo”, più che i due Mattei, Piantedosi e Salvini, all’opera non sempre felice al Ministero dell’Interno e a quello delle Infrastrutture, più di quell’anguilla politica che è Giuseppe Conte, per niente intenzionato a mettersi ai suoi ordini oggi all’opposizione e domani, chissà, al governo, la premier italiana di destra deve quindi guardarsi dalle coppie omosessuali tentati dalla voglia di scambiarla per un’emula di Putin con i loro bambini.

Personalmente – perché non ci siano ambiguità o equivoci – sono favorevole alla causa della coppia, chiamiamola così, Schlein-Pascale. Non mi strapperei le vesti e i capelli se in Parlamento si riuscisse a trovare una maggioranza in grado di liberare il sindaco di Milano Sala, per esempio, dai lacci e lacciuoli che gli impediscono di trascrivere all’anagrafe, non importa in quale modo, i figli che le coppie omosessuali sono riuscite a procurarsi e che sicuramente amano come ogni altro genitore. Ma mi permetto di chiedere alla nuova segretaria del Pd e amici o simpatizzanti vecchi e nuovi, temo tutti residenti in zone a traffico limitato, se questa sia davvero la priorità assoluta dell’Italia: una priorità capace di accendere il fuoco anche di rivolte sociali.

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