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Antisemitismo

Tutte le sintonie tra Israele ed Emirati su intelligence e investimenti

Che cosa succede fra Israele ed Emirati arabi uniti. L'articolo di Giuseppe Gagliano

Proseguono sintonie e sinergie fra Israele e mondo arabo, e in modo particolare all’interno degli Emirati Arabi Uniti.

Significativo, secondo gli osservatori del settore, è stato un evento organizzato a dicembre presso il Tel Aviv Hilton dall’Abrahamic Business Circle, diretto da Raphael Nagel.

Il rafforzamento della presenza israeliana negli Emirati significa il rafforzamento della presenza del Mossad, come dimostra il fatto che fra i membri del Business Circle abbiano Hagar Cohen, ex direttore del Consiglio di sicurezza nazionale, che opera sotto l’autorità dell’ufficio del primo ministro israeliano, Moshe Cohen, consigliere per la sicurezza dell’ufficio del capo dello stato israeliano, e Rena Krakowski-Riger, che è stata consigliere per gli affari esteri di Benjamin Netanyahu dal 2000 al 2003.

Ma ci sono anche uomini di affari, come per esempio Shlomi Fogel, che ha aiutato il produttore israeliano di droni Airobotics a vendere uno dei suoi droni di sorveglianza automatizzati alla polizia di Dubai.

Accanto ad altri funzionari israeliani vi sono naturalmente anche funzionari del ministero degli Affari esteri com’è il caso di Liron Zaslansky, ex capo del dipartimento del ministero degli Esteri Giordania-Siria-Libano, che ha assunto le sue funzioni di console generale a Dubai come parte di uno sforzo per sviluppare ulteriormente le relazioni economiche bilaterali. Ma anche Tzvi Lev è stato nominato contemporaneamente consulente per gli affari economici a Dubai.

Ma i vantaggi tra Israele e gli EAU sono reciproci. Infatti Tahnoon bin Zayed Al Nahyan, fratello del presidente degli Emirati Mohammed bin Zayed Al Nahyan, che ha il controllo del fondo sovrano ADQ, ha annunciato di voler acquisire una partecipazione del 25-30% nel gigante finanziario israeliano Phoenix Holdings, che gestisce attività per un totale di 100 miliardi di dollari, dalle società private equity americane, Centerbridge Partners e Gallatin Point Capital.

Due giorni prima, il ministro del Commercio estero degli Emirati Thani Al Zeyoudi e il ministro dell’Economia israeliano Orna Barbivai hanno ratificato un accordo di partenariato economico che ridurrà o rimuoverà i dazi doganali sul 96% delle merci scambiate tra i loro due paesi.

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