Il nuovo presidente iraniano Ebrahim Raisi ha iniziato a ristrutturare i sedici servizi di intelligence e sicurezza iraniani, a partire dal ministero dell’intelligence e della sicurezza nazionale, il Vevak.
LE RIFORME DI RAISI
Raisi ha presentato oggi le sue riforme al parlamento iraniano, il consiglio della Shura, che includeva il trasferimento di 5.000 agenti dal Vevak ad altre amministrazioni decentralizzate. Questo farà spazio a un afflusso di sangue nuovo dalle scuole religiose iraniane da Haqqani a Qom e dalle università ultra-conservatrici dell’Imam Al Baqir e dell’Imam Al Hossein .
LICENZIAMENTI E NOMINE
Secondo Intelligence on Line il presidente ha esordito con il licenziamento di Mahmoud Alavi, a capo del Vevak dal 2013, nominando al suo posto il religioso Esmaïl Khatib, in precedenza capo dell’intelligence nella regione di Qom. Tutto questo sotto il controllo dei Pasdaran, che hanno ha il compito di assicurare la lealtà degli agenti Vevak, nonostante la subordinazione del ministero al Consiglio Supremo di Sicurezza Nazionale, che fa capo al “Bureau 101” sotto l’autorità del Leader Supremo Ayatollah Ali Khamenei.
IL RUOLO DEI PASDARAN
Il nuovo presidente intende anche riformare le squadre incaricate dei negoziati sul nucleare. Le nomine finora illustrano la predominanza dei Pasdaran, compreso il capo dell’intelligence Hossein Taeb, incaricato di supervisionare il programma nucleare dopo l’assassinio dello scienziato nucleare Mohsen Fakrizadeh nel novembre 2020.
ALI BAGHERI, IL FALCO
Ali Bagheri, il nuovo capo dei negoziatori iraniani e il viceministro degli esteri, originario dei Pasdaran e noto per la sua intransigenza, ha sostituito Abbas Araghchi e l’Organizzazione iraniana per l’energia atomica è ora guidata da un altro falco, l’ex ministro per gli affari urbani Mohamed Eslami , che ha sostituito Ali Akbar Salehi.
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