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Kirghizistan

Tutte le ipocrisie sull’incontro fra Putin e aziende italiane

Incontro Putin-aziende italiane. Fatti, nomi e ipocrisie. Il corsivo di Giuseppe Gagliano

 

Nonostante la gravissima crisi che in questo momento esiste tra Ucraina e Russia, stando alle fonti ottenute dal Financial Times il 25 gennaio, il Cremlino aveva previsto e confermato che si sarebbe tenuta una conferenza online tra Mosca e alcuni autorevoli manager di multinazionali italiane, incontro questo poi di fatto attuato e organizzato sia dalla Camera di Commercio italo russa che dal comitato imprenditoriale italo-russo (qui l’approfondimento di Start Magazine).

Per quanto riguarda invece la parte russa non potevano naturalmente mancare i rappresentanti della Rosneft, con Igor Sechin, uno dei più stretti alleati di Putin, e Kirill Dmitriev, presidente del Fondo di Investimento Diretto Russo.

Tutto ciò non deve destare alcuna sorpresa, visto che esistono ottimi rapporti sotto il profilo commerciale fra l’Italia e la Russia che non possono essere interrotti da un giorno all’altro.

Queste relazioni non contribuiscono certo ad incrementare le tensioni politiche ma semmai possono contribuire a smorzarne gli effetti più devastanti e, proprio attraverso questa relazione bilaterale, l’Italia potrebbe giocare un ruolo molto importante come intermediario per evitare un conflitto armato che potrebbe avere conseguenze assolutamente imprevedibili.

D’altra parte le stesse aziende americane hanno sempre costruito delle relazioni proficue con i loro partner russi come dimostra il fatto che alcune aziende statunitensi stanno chiedendo alla Casa Bianca di essere prudenti in relazione ad eventuali sanzioni economiche. Fra queste aziende ci sarebbero due grandi multinazionali americane, e cioè la Chevron e la General Electric.

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