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Franceschini

Il Pd si avvinghia a Conte, Italia Viva lancia Di Maio. Le carte segrete sono Franceschini e Gentiloni?

Fatti, nomi e indiscrezioni sulla crisi di governo

 

“Condividiamo e sosteniamo, e su questo chiedo un mandato alla direzione, l’ipotesi di proporre al Presidente Mattarella un incarico al Presidente Conte per dare vita a un governo raccogliendo il suo appello nella direzione della responsabilità nazionale”.

Cosi’ il segretario del Pd Nicola Zingaretti nella relazione con cui ha aperto la direzione nazionale del partito.

“Un Governo – ha spiegato Zingaretti – che possa contare su un’ampia base parlamentare. Che sia nel solco della migliore tradizione europeista del nostro Paese e si impegni nella missione di un rilancio e rinnovamento delle Istituzioni europee. Che sia in grado di affrontare le grandi emergenze poste dalla pandemia dal punto di vista sanitario e sociale e affronti i nodi dello sviluppo a cominciare dall’attuazione delle opportunita’ che l’Europa ci offre”.

Il Pd dunque, ha aggiunto Zingaretti, punta su una maggioranza “ampia e solida”. Ma come può essere ampia e solida se uno dei pilastri della maggioranza – ossia Italia Viva di Matteo Renzi fa un altro n0me del Movimento 5 Stelle, che si fa?

La domanda non è peregrina visto quanto detto dall’ex ministro Teresa Bellanova.

“Di Maio premier? Noi partiamo dal programma, soprattutto non poniamo né subiamo veti”, ha infatti affermato a Tgcom24 il presidente di Italia Viva ed ex ministro, Teresa Bellanova, precisando che il partito di Matteo Renzi “non pone veti nemmeno su Conte, ma non c’è solo lui. Quello che ci interessa è come si affronta la crisi, non discutiamo gli uomini ma l’impianto programmatico”.

C’è però da considerare anche l’indiscrezione del quotidiano la Repubblica.

“Renzi non dice no al Conte ter, però l’obiettivo è un esecutivo modello Ursula. Un nome sussurrato a più riprese: quello di Dario Franceschini”, ha scritto il quotidiano diretto da Maurizio Molinari, sulla base di fonti renziane.

Ma la stessa Repubblica poi scrive: “Italia Viva lancia il ticket Gentiloni a Palazzo Chigi e Draghi al Tesoro”.
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SUNTO ANSA

Ad un’ora dall’inizio delle consultazioni al Quirinale – Sergio Mattarella vedrà nel pomeriggio allo studio alla vetrata i presidenti di Senato e Camera Casellati e Fico – oggi è anche il giorno dei partiti, chiamati a decidere la linea in vista delle consultazioni di domani e venerdì al Colle.

“Siamo davanti a un passaggio strettismo”, apre la segreteria Pd Nicola Zingaretti, accusando ancora Iv della “irresponsabile” apertura della crisi. Al Nazareno il segretario sonda gli umori dei dem e difende il Conte ter. Conte “è il punto di equilibrio”, dice. Ma a tutti è noto che non tutto il Pd è disponibile ad impiccarsi a Conte,

Fari puntati anche sulla riunione notturna dei gruppi di Italia Viva, con Matteo Renzi ancora decisivo per un eventuale Conte ter. Il neonato gruppo degli Europeisti ancora non è così robusto numericamente da garantire la maggioranza assoluta a Palazzo Madama (“Cresceremo, ci sono interlocuzioni in corso”, assicura però il Maie Merlo) e Renzi resta ago della bilancia per il reincarico a Conte. Ciò mette in fibrillazione il M5s, per metà convinto del definitivo “mai più” al senatore di Rignano.

Il capogruppo Pd al Senato Marcucci olia la trattativa: “C’era una maggioranza risicata anche prima, si ha il dovere si allargarla” con gli Europeisti ma anche con Italia Viva. Ma mentre la Bellanova non esclude Di Maio premier, le parole di Ettore Rosato non aiutano la trattativa, quando evocano l’arrivo di una donna a Palazzo Chigi e comunque subordinano la scelta di un nome al confronto sui programmi. Al Colle Iv andrà senza porre veti ma certo anche senza fare il nome di Conte, su cui ancora Pd e M5s fanno quadrato, nonostante evidenti crepe nei rispettivi partiti.

Il centrodestra intanto si prepara a salire al Colle in delegazione unitaria, ma senza una vera unitaria proposta. Salvini insiste: Lega, Fdi e Fi chiederanno le elezioni.Ma la capogruppo azzurra Gelmini smentisce un attimo dopo: “Forza Italia non chiede il voto”. Un cubo di Rubik che toccherà al Capo dello Stato allineare.

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