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Londra

Il caso Paterson affosserà Boris Johnson?

Che cosa è il caso Paterson nel Regno Unito. Il punto di Daniele Meloni

 

“Il Primo Ministro affossa la democrazia”. Così, ieri, a Westminster, il leader dell’Opposizione, il Laburista Sir Keir Starmer ha duramente attaccato Boris Johnson nel dibattito sul caso Paterson. Starmer ha parlato di sleaze, corruzione, nell’affannoso tentativo di recuperare nei sondaggi che lo vedono inseguire i Tories da inizio legislatura. L’effetto è stato positivo: Ipsos Mori ha registrato un +1 in favore dei laburisti per la prima volta da 2 anni a questa parte.

Cosa è successo, quindi, nei palazzi di Westminster la settimana scorsa? È successo che i Tories hanno bloccato la richiesta di sospensione da parte dello Standard Committee della Camera dei Comuni per un loro rappresentante, Owen Paterson, da 24 anni deputato Tory del North Shropshire. L’accusa? Quella di avere svolto una attività di lobbying retribuita per delle sue ex aziende violando così il mandato di parlamentare. Dopo il voto in favore di Paterson si è scatenato il putiferio sui media e in Aula e, quel che è peggio, è che anche alcuni MP Conservatori hanno espresso il loro disappunto. Da qui la marcia indietro del governo e le dimissioni da deputato di Paterson che aprono la via a una nuova by-election nel suo collegio, dove i Tories hanno 16mila voti di vantaggio ma temono alleanza anti-corruzione LibDems-Labour. Suppletiva che seguirà quella di Old Bexley and Sidcup, resasi necessaria dopo di decesso di James Brokenshire.

La precipitosa retromarcia del governo ha, se possibile, peggiorato le cose. Lo speaker della Camera dei Comuni, Sir Lindsay Hoyle, ha manifestato il proprio disappunto nei confronti del governo che avrebbe cercato di minare il giudizio della Commissione, attaccando il presidente laburista, Chris Bryant, e i funzionari che ne supportano il lavoro. Ieri, nel dibattito in Aula richiesto dalla LibDems Wendy Chamberlain, Johnson non si è presentato e ha mandato in avanscoperta il ministro per il Gabinetto, Stephen Barclay, che si è scusato a nome del governo per la confusione che ha generato il caso. Ovviamente, tutto ciò non è bastato per fermare le critiche e le accuse a Johnson.

Starmer ha fatto sfoggio di tutta la sua esperienza legalistica da ex procuratore capo della Corona e ha pronunciato un discorso sulla questione morale che investe un governo che – nelle sue parole – darebbe “il semaforo verde alla corruzione”.Per far sì che lo sleaze tag restasse appiccicato al governo i Laburisti hanno tirato nuovamente fuori la questione dell’appartamento di Johnson di Downing Street, rifatto con i soldi di un finanziatore del partito e la vacanza di Boris in Spagna presso la villa del collega di partito Lord Goldsmith. Accuse piuttosto aleatorie che hanno però lo scopo di far sì che sul lungo periodo i Conservatori vengano percepiti come un partito dedito a bustarelle e sotterfugi pur di restare al potere. Funzionerà?

 

 

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