LA BANCA MONDIALE AIUTA L’UCRAINA
La Banca Mondiale ha approvato un piano di prestiti e sovvenzioni da 723 milioni di dollari per sostenere il bilancio dello stato ucraino in sofferenza, a causa del conflitto e dell'invasione russa. (Reuters)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) March 8, 2022
ADDIO MOSCA
McDonald’s chiuderà temporaneamente tutti i suoi 850 fast food in Russia. Starbucks farà altrettanto con i suoi 130 caffè in risposta all’invasione dell’Ucraina: una serrata di 980 locali in totale. Stop totale all’ombra del Cremlino anche per Coca-Cola. (Corriere della sera)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) March 9, 2022
ADDIO GHISA?
Fonderie ferme senza ghisa, il 20% viene dalla Russia. Mosca e Kiev insieme rappresentano oltre il 53% dell’export globale di ghisa. L’Italia è a caccia 5,4 milioni di tonnellate di forniture. (Sole 24 Ore)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) March 8, 2022
IL BALLO DEI MIG
La Polonia offre i suoi 28 Mig agli Usa per girarli all’Ucraina. Il Pentagono: “Proposta non sostenibile”. (Repubblica)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) March 9, 2022
DOSSIER OLIO DI GIRASOLE
Con il 60% della produzione e il 75% dell’export, Kiev è il principale coltivatore di girasoli al mondo. L’industria italiana di spremitura, invece, produce solo 250mila tonnellate di olio grezzo. L'Italia dipende dall’Ucraina per oltre il 60% delle importazioni. (Sole)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) March 8, 2022
Entro un mese l’Italia esaurirà le sue scorte di olio di girasole: un grosso guaio per l’industria alimentare italiana, che lo utilizza per le produzioni più svariate, dai biscotti alla maionese, dalle creme spalmabili alla pasta ripiena, dai sughi alle fritture. (Sole24ore)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) March 8, 2022
IN ORDINE SPARSO SU PETROLIO E GAS DELLA RUSSIA
Blocco delle importazioni di petrolio dalla Russia decretato ieri dalla Casa Bianca, che si estende anche a carbone e gas liquefatto: decisione subito emulata dalla Gran Bretagna (limitatamente al greggio e con maggiore gradualità) ma per ora non dai Paesi europei. (Sole 24 Ore)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) March 9, 2022
Biden ha annunciato il divieto di comprare gas e petrolio dalla Russia. L’Ue non si spinge a tanto e si limita a presentare un piano. È la prima crepa evidente interna all’Occidente sui costi da imporre a Mosca per l’aggressione dell’Ucraina. (Limes)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) March 8, 2022
LA GUERRA DEL GAS IN EUROPA
L’Italia importa da Mosca una quota sul totale consumato inferiore a quella tedesca, ma il suo sistema produttivo dipende dal gas per il 40%, quello tedesco per il 26% circa. La Spagna importa una quota del 50% dalla Russia, ma il suo sistema ne dipende per l’8%. (Sole 24 ore)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) March 9, 2022
Lettonia, Lituania, Cechia e Ungheria importano quasi il 100% di gas dalla Russia, ma è il sistema energetico ungherese che dipende più pesantemente dal gas. (Sole 24 Ore)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) March 9, 2022
"Se Europa e Usa devono smettere di comprare circa 4 mbg di petrolio russo e rimpiazzarlo con acquisti da altri produttori sarà impossibile, perché di capacità inutilizzata per tale ammontare al mondo non ce n’è". (Davide Tabarelli)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) March 8, 2022
LA CINA SI GASERA’ CON LA RUSSIA?
La Cina è il maggiore acquirente singolo di petrolio russo, con una media di 1,6 mb/g di greggio nel 2021, equamente divisi tra oleodotto e rotte marittime. La Russia è anche un importante fornitore di greggio a Bielorussia, Romania e Bulgaria. (Domani quotidiano)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) March 8, 2022
"L’Occidente sta spingendo sempre più la Russia nelle braccia della Cina. E la Cina sarà forse l’unico vincitore: potrà acquistare gas e petrolio russi a prezzi di favore". (Armando Ambrosio, Moscow resident partner dello studio legale De Berti Jacchia, al Sole 24 Ore)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) March 8, 2022
LA DANZA DEL NICKEL
Il prezzo del nickel quadruplica in meno di due giorni, superando 100mila dollari per tonnellata e il London Metal Exchange sospende le contrattazioni: mossa che ha un solo precedente nei 145 anni di storia della borsa londinese, la maggiore piazza per i metalli non ferrosi.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) March 9, 2022
CARTOLINA DA PALAZZO CHIGI
Arretrati. Per i 106 dirigenti di prima fascia della presidenza del Consiglio il bollino sul nuovo contratto messo lunedì dalla Corte dei conti vale un’una tantum da 9.500 euro nella prossima busta paga, oltre a un aumento sul tabellare da 160 euro lordi al mese. (Sole 24 Ore)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) March 9, 2022
SALVINI TRA CHIRICO E CHAOUQUI
"Salvini è in Polonia per un’iniziativa organizzata con l’apporto di Ripartiamo Onlus, associazione benefica fondata da Francesca Immacolata Chaouqui, la “papessa” dello scandalo Vatileaks 2, condannata a 10 mesi, pena sospesa". (Repubblica)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) March 9, 2022
CDA TIM SPACCATO SU KKR
Tim. "L’ostacolo maggiore per Kkr sarà convincere Cdp e dunque il governo. La Cassa considera prioritaria la rete unica". (La Stampa)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) March 9, 2022
Moody’s ha comunicato di aver declassato il giudizio sul merito di credito di Tim a Ba3 con outlook che resta negativo, esprimendo tuttavia un giudizio positivo sulla capacità del management di gestire il piano di trasformazione. (Corriere della sera)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) March 9, 2022
IL RISIKO DELLE TORRI
"E Chigi cede le torri Rai Way. Mediaset ringrazia. Il decreto autorizza Viale Mazzini a scendere sotto il 51% nella società. Aprendo la strada al riassetto del settore televisivo". (La Verità)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) March 9, 2022
ADDIO A STEFANO VESPA
"Il suo essere galantuomo, onesto, perbene e vero signore lo rendeva cieco con se stesso, incapace di vedere quanto fosse ricco di qualità e fra tanti, su tutti, il più meritevole". (Stefano Vespa ricordato da Pietrangelo Buttafuoco oggi su La Verità)
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QUISQUILIE & PINZILLACCHERE
Lode e onore ai freelance. https://t.co/MJ0HE1piFv
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) March 8, 2022
Da leggere tutto per bene. Fonte: Corriere della sera pic.twitter.com/DpvqnFqXMx
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) March 9, 2022
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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DEL CORRIERE DELLA SERA SU TIM E KKR:
Tim si prepara a sciogliere il nodo Kkr. Domenica 13 è in programma un consiglio straordinario, non ancora convocato ma preallertato dal presidente Salvatore Rossi, per decidere se aprire alle richieste del fondo Usa, che a novembre ha presentato una manifestazione di interesse per il 100% di Tim, subordinando ad una due diligence l’offerta a 0,50 euro per azione. In tre mesi ci sono stati diversi contatti tra il fondo Usa e gli advisor del gruppo telefonico Goldman Sachs e Lion Tree, ma non è mai arrivata una risposta.
L’orientamento non è ancora definito. I cinque consiglieri indipendenti in quota Assogestioni sarebbero favorevoli ad aprire il confronto con Kkr mentre Vivendi, che può contare a sua volta su altri cinque consiglieri, sostiene il piano appena varato dal ceo Pietro Labriola, sebbene dopo lo scivolone in Borsa potrebbe cambiare qualcosa. Ieri a Piazza Affari i titoli del gruppo telefonico hanno recuperato un po’ del terreno perso guadagnando il 5,8% e risalendo a 0,24 euro. Moody’s in serata ha comunicato di aver declassato il giudizio sul merito di credito di Tim a Ba3 con outlook che resta negativo, esprimendo tuttavia un giudizio positivo sulla capacità del management di gestire il piano di trasformazione.
La decisione su Kkr al momento è in bilico e non si può escludere che si arrivi alla conta in consiglio, dove i voti del presidente Rossi e del numero uno della Cdp, Giovanni Gorno Tempini, potrebbero rivelarsi decisivi. La Cdp non ha mai commentato la vicenda Kkr, in consiglio ha approvato il piano di Labriola e sta seguendo l’evoluzione della situazione. La Cassa, a cui fa capo il 10% di Tim e il 60% di Open Fiber, sostiene il progetto della rete unica, che potrebbe prendere forma a breve con la firma del memorandum tra gli azionisti per verificare le possibili combinazioni tra le due società. Labriola ha abbozzato il percorso per scorporare l’infrastruttura da Tim e conferirla in una NetCo ed entro il primo semestre chiarirà i dettagli. Potrebbe anche presentare domenica in consiglio il memorandum, accelerando così il percorso per la rete unica. Una mossa che potrebbe spiazzare Kkr, intenzionata a fare lo stesso ma dopo aver ritirato Tim dal listino con un’Opa sul 100%. Il fondo Usa resta in attesa di parlare con Tim. Il lavoro degli advisor non è ancora terminato. Il comitato ad hoc si è riunito lunedì per definire questioni procedurali, in attesa dei documenti predisposti da Goldman Sachs e Lion Tree che, salvo slittamenti, saranno esaminati direttamente domenica in consiglio.