skip to Main Content

Istituti Di Ricerca Cinesi

Che cosa cambierà con la tregua nella guerra commerciale fra Stati Uniti e Cina

Lo stop e go nella diatriba commerciale fra Stati Uniti e Cina fa registrare una tregua a sorpresa. Così, nella guerra dei dazi fra Usa e Cina dopo l’accordo di principio sulla riduzione del deficit commerciale americano, arriva ‘impegno di Pechino ad aumentare in particolare l’import di prodotti agricoli ed energetici, oltre a rivedere le…

Lo stop e go nella diatriba commerciale fra Stati Uniti e Cina fa registrare una tregua a sorpresa.

Così, nella guerra dei dazi fra Usa e Cina dopo l’accordo di principio sulla riduzione del deficit commerciale americano, arriva ‘impegno di Pechino ad aumentare in particolare l’import di prodotti agricoli ed energetici, oltre a rivedere le leggi sulla proprietà intellettuale (brevetti compresi) che tanto stanno a cuore al mondo dell’hi-tech americano.

Un colpo da maestro di Donald Trump? Si vedrà. Ma vediamo innanzitutto i numeri in ballo con l’ultima novità.

I NUMERI IN BALLO

Non è stata fatta alcuna cifra ma si parla di un impegno fino a 200 miliardi di dollari. L’obiettivo è di ridurre il deficit commerciale Usa con il gigante asiatico, pari a 335 miliardi di dollari all’anno.

I SETTORI INTERESSATI

Il segretario al Tesoro ha assicurato che ci sono obiettivi precisi, ma non li ha voluti rendere pubblici. Secondo indiscrezioni, la Casa Bianca vorrebbe ridurre lo squilibrio di almeno 200 milioni. “Nel settore dell’energia, potrebbe esserci un raddoppio degli acquisti”, ha spiegato, mentre nel settore agricolo gli aumenti sarebbero del 35-40% “solo quest’anno”. Notizie che soddisfano l’amministrazione Trump, mentre entrambe le parti hanno sottolineato di essere state coinvolte “in modo proattivo” nel superare le dispute.

I TERMINI DELL’INTESA

La Cina e gli Stati Uniti hanno raggiunto un accordo di principio per ridurre il deficit commerciale di Washington e hanno sospeso l’aumento delle rispettive tariffe. Si dissolve così, almeno per il momento, lo spettro di una guerra commerciale.

LE PAROLE DI MNUCHIN

“Abbiamo concordato un quadro”, ha detto a Fox News il segretario al Tesoro Usa, Steven Mnuchin, che ha confermato l’intesa. In precedenza, il vice primo ministro cinese Liu He aveva annunciato che le due parti “non combatteranno una guerra commerciale”.

LA MISSIONE CINESE

Liu He, uno stretto collaboratore del presidente cinese Xi Jinping, è stato a Washington questa settimana per trovare una via d’uscita alla disputa commerciale tra le due principali economie del mondo. Le dichiarazioni distensive arrivano dopo mesi di scontro tra i due Paesi, alimentato dai ripetuti attacchi del presidente Usa Donald Trump.

LE MIRE DELLA CASA BIANCA

Per la Casa Bianca la relazione commerciale squilibrata rappresenta un pericolo e un peso insostenibile per gli Stati Uniti. Trump denuncia, in particolare, un deficit con la Cina di oltre 375 miliardi nel 2017, dovuto, secondo il presidente, alle pratiche commerciali “sleali” di Pechino e al “furto della proprietà intellettuale delle aziende americane”. Dalla fine di marzo, gli Usa hanno imposto alla Cina tariffe del 25% sull’acciaio e del 10% sull’alluminio.

LE MOSSE DI TRUMP

Trump aveva minacciato inoltre di mettere in campo ulteriori misure da 50 miliardi di dollari. Pechino aveva risposto a sua volta con contromisure simmetriche. Liu He ha detto che l’accordo di oggi era una “necessità”, ma ha sottolineato che “allo stesso tempo bisogna tener conto del fatto che risolvere i problemi strutturali nelle relazioni economiche e commerciali tra i due paesi richiederà tempo”.

GLI IMPEGNI DI PECHINO

Il colosso asiatico si è impegnato a “aumentare significativamente” gli acquisti di beni statunitensi e ad aprire ulteriormente il mercato. Mnuchin, tuttavia, ha avvertito che se la Cina non rispetterà gli impegni, gli Stati Uniti “potrebbero ancora decidere di ripristinare” i dazi.

Back To Top