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Gordon Chang

Gordon Chang, chi è il repubblicano Usa che ha studiato Giorgia Meloni (secondo Luttwak)

Secondo Luttwak, negli Stati Uniti non c'è preoccupazione per un governo guidato da Giorgia Meloni. Anzi: la presidente di Fratelli d'Italia è stata studiata da un professore vicino ai Repubblicani. Tutti i dettagli.

 

Secondo il politologo americano Edward Luttwak, la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni “non ha nulla a che fare con il fascismo e vuole mantenere l’Italia al fianco degli Stati Uniti”.

MELONI È UNA “SOVRANISTA SELETTIVA”, DICE LUTTWAK

Luttwak l’ha dichiarato in un’intervista al quotidiano Il Tempo, dove la definisce una “sovranista selettiva”, che non vuole chiudere l’Italia al mondo esterno ma è scettica verso “qualsiasi trasferimento di potere dall’Italia a Bruxelles, quando questo si traduce in un vantaggio per l’asse franco-tedesco”.

FRATELLI D’ITALIA PRIMO PARTITO, SECONDO I SONDAGGI

I sondaggi danno Fratelli d’Italia come il primo partito per preferenze in vista delle elezioni del 25 settembre: se dovesse davvero risultare il più votato, stando agli accordi interni alla coalizione di centrodestra – di cui fanno parte anche Lega e Forza Italia – potrebbe essere proprio lei la prossima presidente del Consiglio.

IL VIDEO DI GIORGIA MELONI

Consapevole di questo vantaggio, ieri Meloni ha pubblicato un video in tre lingue, rivolto dunque alla stampa internazionale, per offrire un’immagine rassicurante di Fratelli d’Italia, distanziandolo dall’estrema destra e presentandolo invece come “il partito politico dei conservatori italiani”. Ha detto di non essere “un pericolo per la democrazia, per la stabilità italiana, europea e internazionale”, ha ribadito il suo posizionamento atlantista e ha tracciato una continuità ideologica tra Fratelli d’Italia, il Partito conservatore britannico e il Partito repubblicano statunitense.

COSA HA DETTO LUTTWAK

Nell’intervista al Tempo, Luttwak ha detto di non aver dubbi sull’atlantismo di Meloni (“è atlantica non per adattamento, ma per le sue condizioni iniziali” di formazione politica, ha detto).

Quando gli viene chiesto se negli Stati Uniti ci sia preoccupazione per un governo Meloni, il politologo risponde di no. E aggiunge: “L’esperto del Partito repubblicano che l’ha conosciuta in Florida, un professore di origine cinese molto quotato, che si chiama Gordon Chang, ha studiato e ha osservato la sua leadership, in modo molto approfondito. Ha riconosciuto come rappresenti una nuova generazione politica, che non ha nulla a che fare con il fascismo e vuole mantenere l’Italia al fianco degli Stati Uniti, respingendo qualsiasi avvicinamento alla Cina e alla Russia”.

IL VIAGGIO DI MELONI IN FLORIDA

Lo scorso febbraio Meloni era andata negli Stati Uniti, in Florida, per partecipare alla Conservative Political Action Conference, una conferenza dei conservatori americani che si tiene ogni anno. È stata “l’unica rappresentante italiana invitata” all’evento, scrisse Repubblica. Nel suo intervento parlò della necessità di sostenere la resistenza ucraina “per mettere fine all’aggressione e ripristinare sovranità e integrità territoriale” di Kiev. Attaccò anche il presidente Joe Biden, tracciando un parallelismo tra il ritiro degli Stati Uniti dall’Afghanistan e l’invasione russa dell’Ucraina: “nessuno mi toglie dalla testa che senza lo scandaloso ritiro delle truppe da Kabul ieri, non avremmo mai visto il tragico assedio di Kiev oggi”, disse.

CHI È GORDON CHANG

“L’esperto del Partito repubblicano” citato da Luttwak, Gordon Chang, che ha conosciuto Meloni in Florida, è un editorialista, commentatore televisivo e scrittore di origini cinesi: è nato nel New Jersey, ma suo padre è di Rugao, in Cina. Ha studiato all’Università Cornell e ha lavorato per molti anni in Cina come consulente per le società di studi legali Baker & McKenzie e Paul, Weiss.

Chang ha posizioni molto dure sulla Cina. In un recente tweet, ad esempio, ha accusato il Partito comunista cinese di stare uccidendo – deliberatamente, lascia intendere – gli americani attraverso il COVID-19 e il fentanyl, un oppioide sintetico spesso contrabbandato dalla Cina. In un altro messaggio, scrive che “non può esserci accomodamento, compromesso o relazione con i comunisti cinesi”. Ha scritto nel 2001 The Coming Collapse of China, nel quale prevedeva la dissoluzione del Partito comunista cinese nel 2011, seguito nel 2020 da The Great U.S.-China Tech War, dove parla di una “guerra fredda tecnologica” tra Stati Uniti e Cina.

Chang è ostile anche nei confronti della Russia: è ad esempio favorevole all’imposizione di dure sanzioni “combinate ad altri elementi di potenza nazionale” e pensa che “se la Russia prende l’Ucraina, la Cina farà presto la sua mossa su Taiwan” (anche se si tratta di due situazioni molto diverse e probabilmente non paragonabili).

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