Nonostante le interpellanze parlamentari sul caso delle esecuzioni extragiudiziali egiziane che Al Sis avrebbe posto in essere grazie alla collaborazione con l’Egitto di cui si è occupato il sito del giornalismo investigativo francese Disclose, il ministro della difesa francese – oltre ad aver negato le accuse che le sono state mosse – ha avviato un’inchiesta come previsto dalla legge francese per individuare colui – o coloro – che hanno fornito queste informazioni coperte da segreto di Stato militare al sito investigativo francese.
La vera novità – certamente rilevante per questa vicenda – è legata al fatto che alle richieste di Disclose si è aggiunto anche il Comitato svizzero delle Ong, che il 21 dicembre ha deferito la questione al relatore speciale delle Nazioni Unite sulla promozione e la protezione dei diritti umani e delle libertà fondamentali nella lotta al terrorismo. Obiettivo: costringere lo Stato francese ad assumersi le proprie responsabilità.
Nella sua richiesta di indagine internazionale, consultata da Disclose, la commissione Giustizia invita il relatore delle Nazioni Unite a esaminare i legami tra le esecuzioni extragiudiziali commesse dall’Egitto e la responsabilità dello Stato francese, ai sensi del diritto internazionale. L’ONG chiede la creazione di un “comitato legale, con esperti indipendenti, risorse e autorità per indagare rapidamente su tutti gli omicidi nel contesto dell’operazione franco-egiziana”.
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