Mentre in Italia si dibatte in modo acceso sul rispetto dei diritti umani, sia in Egitto che nei paesi del Golfo la Francia riesce a conseguire un altro rilevante spazio di influenza in ambito economico con il mondo arabo, in modo particolare con l’Arabia Saudita.
È stata infatti siglata una partnership in ambito militare tra la società araba Saudi Arabian Military Industries e quella francese Figeac Aéro (FGA.PA) con lo scopo di produrre nel regno del Golfo componenti di aerostrutture. Lo scopo di questa joint-venture è quello di consentire all’Arabia Saudita di conseguire un’autonomia in ambito militare e soprattutto nell’ambito dell’industria aerospaziale sia militare sia civile, con lo scopo di concretizzare gli obiettivi indicati nella Saudi Vision 2030.
Dall’altra parte, questa joint-venture rafforza la presenza francese nei paesi del Golfo e deve essere inquadrata in un contesto preciso, e cioè in quello del forum che gli investimenti franco-sauditi che si è svolto il 4 dicembre. D’altronde quest’iniziativa è la naturale prosecuzione di quella che ebbe inizio nel 2014 dietro invito del principe Saudita. In quell’occasione fu il primo ministro Francois Hollande a gettare le basi per questa proficua collaborazione in ambito militare.
L’obiettivo su medio-lungo termine del governo saudita è quello di investire più di 10 miliardi di dollari nel settore militare con lo scopo di aumentare la percentuale di investimento dallo 0,2% al 4% entro il 2030. Questo naturalmente consentirà all’industria udite e in modo particolare alla Sami di avere entrate annuali pari a 5 miliardi di dollari entro il 2030.