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Festa E Sapelli

Festa e Sapelli dialogano su giovani e destra, supply chain, Merkel, industria africana

Proseguono su Start Magazine i Dialoghi tra Lodovico Festa e Giulio Sapelli per Start Magazine. Questa settimana si parla di giovani, supply chain, Merkel e industria africana

Proseguono su Start Magazine i “Dialoghi nella storia mondiale” tra Giulio Sapelli, intellettuale poliedrico esperto in storia, filosofia, sociologia e cultura umanista, e Lodovico Festa, scrittore e giornalista.

Festa e Sapelli commentano le notizie più interessanti dalla stampa estera. 

Sapelli e Festa hanno scritto di recente due libri pubblicati da pochi giorni: “Nella storia mondiale / Stati-mercati-guerre” (Guerini e associati) di Sapelli e “Addio Milano bella” (Guerini e associati) di Festa,

Ecco i 4 video di questa settimana con i Dialoghi tra Festa e Sapelli.

LA SITUAZIONE DEI GIOVANI IN FRANCIA

In Francia, per contrastare il fenomeno NEED (ragazzi senza titoli di studio, senza lavoro e senza formazione) è stato proposto un reddito di solidarietà attiva (RSA) per i giovani tra i 18 e i 25 anni.

Nonostante i giovani siano da sempre tra le priorità del governo Macron, secondo Le Figaro e Le Monde la maggioranza dei giovani francesi vota Le Pen. Festa e Sapelli affrontano il tema provando a spiegare perché oggi i giovani, in Francia, votano a destra.

LA SUPPLY CHAIN

Un articolo del Financial Times a firma di di Philip Stephens sottolinea il cambio di paradigma nella supply chain, la catena di rifornimento, nel rapporto tra aziende e fornitori: fino a dieci anni fa le priorità erano l’efficienza dei costi e l’economia di scala, oggi, dopo l’esplosione della pandemia, è la capacità di rispondere agli imprevisti. Il giornalista inglese nell’articolo sostiene che le difficoltà nella distribuzione dei vaccini abbia messo in dubbio il sistema di interdipendenza economica, con il rischio di sfociare in protezionismi. Il punto di Festa e Sapelli.

LA CRISI DELL’EGEMONIA MERKELIANA

In Germania, i risultati elettorali dei lander Renania-Palatinato e Baden-Wurttemberg hanno acuito la profonda crisi della Cancelliera tedesca. Dalle sconfitte della CDU emerge la difficoltà del dialogo con i lander, peggiorato dall’insufficiente campagna vaccinale promossa da Ursula Von Der Leyen e dalla politica dei lockdown. Festa e Sapelli analizzano la confusione politica tedesca.

L’INDUSTRIA AFRICANA

Rodrik, economista di Harvard, sull’Economist segnala che fra il 1975 e il 2014, in Africa, il contributo dell’industria sul pil nazionale è sceso dal 19% all’11%:  una deindustrialiazzazione prima di una vera e propria industrializzazione. Negli ultimi dieci anni si sono registrati deboli segnali di ripresa, riscontrabili principalmente nel tasso di occupazione. Un aumento dell’occupazione che tuttavia non si traduce in un aumento della produttività. Le assunzioni infatti interessano aziende di medie-piccole dimensioni che non sono in grado di trainare il settore. La lettura della questione africana di Festa e Sapelli.

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