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Ecco cosa succede a Leonardo in Kuwait per l’Eurofighter

Le precisazioni di Leonardo dopo la notizia dell'inchiesta per corruzione avviata dal Kuwait nell’ambito della commessa di 28 Eurofighter. Il gruppo della difesa italiano ha una quota industriale nel programma del 36%.

 

Seduta difficile quella di ieri in Borsa per Leonardo a causa della vicenda Kuwait.

Il titolo è arrivato a perdere fino all’8% nei primi scambi a Piazza Affari.

A pesare sulle azioni del gruppo della difesa e dell’aerospazio italiano la notizia dell’indagine avviata in Kuwait per corruzione riferita dall’Ap. Il governo del Kuwait ha dichiarato lunedì di aver deferito due alti ufficiali militari per le accuse di presunta corruzione nell’acquisto di 28 aerei da combattimento Eurofighter Typhoon. Il valore complessivo della commessa è di 8,7 miliardi di dollari.

La società capeggiata da Alessandro Profumo ha reso noto di non essere oggetto di un’indagine giudiziaria in relazione al programma Eurofighter con il Kuwait che sta procedendo in linea con le aspettative. Tuttavia, il titolo non è riuscito a recuperare chiudendo in forte calo Leonardo, sui minimi da prima di Natale. “Il mercato teme che ci possano essere ricadute proprio sul contratto (sono stati consegnati per ora solo due jet). E in attesa di capirne di più ha venduto” commenta Repubblica.

A dicembre 2021 Leonardo ha consegnato al Kuwait i primi due Eurofighter Typhoon. Seguirà la consegna degli altri come previsto dal piano, sottolinea il comunicato del gruppo ex Finmeccanica.

Nel frattempo, oggi le azioni di Leonardo hanno ripreso quota del 3,44% a 6,44 euro. Restano cauti gli analisti. Come riporta MF, “Intesa Sanpaolo non esclude che potenziali ulteriori voci negative sul programma possano contribuire a mantenere il titolo sotto pressione nel breve-medio termine”. “Nel caso in cui Leonardo venisse coinvolta nell’indagine ci sarebbe, comunque, un danno reputazionale”, ha avvertito Equita, “ricordando che in India, dove il gruppo aveva subito un’indagine per corruzione relativa a un ordine di 12 elicotteri del valore di 560 milioni risalente al 2012, è tornato ad avere relazioni stabili solamente nel 2021“.

L’INDAGINE GIUDIZIARIA AVVIATA IN KUWAIT

Come riporta Defense News, l’Autorità anticorruzione del Kuwait ha dichiarato che un importante generale e un colonnello dell’esercito del Kuwait dovranno affrontare i pubblici ministeri per il loro presunto uso improprio di fondi pubblici in relazione al contratto di 28 Eurofighter del valore di 8,7 miliardi di dollari siglato nel 2016.

“Non è il primo scandalo di corruzione che scuote il Kuwait. Due anni fa, per aver utilizzato “impropriamente” il fondo degli aiuti militari da 800 milioni di dollari, sono finiti in carcere premier e ministro della Difesa” segnala Repubblica. “Ora gli operatori di Borsa attendono di capire se quanto circolato nelle ultime ore contenga elementi di sostanziale novità” rimarca il Sole 24 Ore.

“Ora la storia si ripete, ma ad andarci di mezzo è il gruppo Leonardo”  sottolinea Repubblica.

NEL MIRINO L’ALTO COSTO DEI JET

Secondo AP, l’alto costo dell’accordo ha creato alcune perplessità, soprattutto se confrontato con acquisti simili di aerei da combattimento in tutto il Medio Oriente. Il Qatar, ad esempio, ha pagato circa 6,9 miliardi di dollari per soli 24 degli stessi jet con spedizioni a partire dal prossimo anno mentre l’Arabia Saudita ha speso 6 miliardi per 72 Typhoon, sebbene di tratti di velivoli di una generazione precedente.

LA PRECISAZIONE DI LEONARDO

“In conseguenza di alcuni rumors, Leonardo intende precisare che il programma Eurofighter con il Kuwait sta procedendo in linea con le aspettative e con successo sul fronte delle consegne, delle milestones contrattuali e degli incassi” ha reso noto ieri l’azienda di Piazza Monte Grappa.

“Si chiarisce che Leonardo non è oggetto di una indagine giudiziaria in relazione al programma Kuwait” ha aggiunto.

IL PROGRAMMA EUROFIGHTER CON IL KUWAIT

Il contratto da 8 miliardi di euro per la fornitura di 28 jet da combattimento al Kuwait, firmato nel 2016, è il più importante mai firmato da Leonardo come prime contractor.

“La nostra relazione contrattuale con il Kuwait – il cui rapporto è regolato da un contratto siglato nell’ambito di un più ampio rapporto fra le istituzioni e le aeronautiche dei due Paesi –  è sempre stata improntata a canoni di massima trasparenza oltre che piena correttezza. Leonardo non ha alcuna evidenza di criticità e ogni singola transazione è puntualmente soggetta a procedure e verifiche di congruità” fa sapere ancora Leonardo.

IL COMMENTO DEGLI ANALISTI

La quota di Leonardo è pari al 60% del valore della commessa” ricorda MF. Secondo Intesa Sanpaolo “dovrebbe contribuire significativamente ai conti del gruppo nel 2022 e nei prossimi anni. Bestinver Securities ha stimato che il peso effettivo del programma sul backlog del gruppo a partire dai primi nove mesi del 2021 sia superiore al 15-18% e rappresenti circa il 12-15% dei ricavi stimati per il 2021 (14,1 miliardi di euro secondo il consenso Bloomberg), considerando il flusso programmato dei pagamenti”.

“A prescindere dall’evoluzione, Equita Sim ritiene che l’ordine non possa essere né cancellato né modificato in maniera significativa, anche perché dopo la lunga fase di sviluppo, lo scorso dicembre è stata effettuata la consegna dei primi 2 velivoli e i restanti sono programmati entro il 2024-2025. Anche Banca Akros è convinta che il quadro contrattuale con il cliente sia solido e non prevede grandi rischi come modifiche contrattuali o penali: “a nostro avviso il programma è troppo importante e in fase avanzata e ha un ampio sostegno politico. Quindi, non ci aspettiamo che la notizia abbia un impatto significativo oggi” riporta MF.

 

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