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Centrodestra

Perché il Pd non può gioire per il risultato delle elezioni amministrative

Il punto sulla tornata delle elezioni amministrative. La nota di Paola Sacchi.

Al centrodestra quattro capoluoghi, tra cui Latina, la seconda città al voto per numero di abitanti.

Al centrosinistra, che può vantare la tenuta di Brescia, dove il centrodestra aveva concluso la campagna elettorale, vanno due.

Il centrodestra vince, ma con grossi nei. Terni, la terza città più grande al voto, la seconda dell’Umbria, conquistata dal centrodestra, traino Lega di Matteo Salvini nel 2018 che poi nel 2019 determinò il clamoroso cambio alla guida della Regione ex profondo rosso, va al ballottaggio.

E tre importanti città della Toscana, Pisa, Massa Carrara, Pietrasanta sempre al ballottaggio dopo essere state conquistate nel 2018 dal centrodestra.

Ma, in tutto questo il Pd non riesce a entrare in partita egualmente. A Terni, la città delle Acciaierie, come rimarca Salvini, “la sinistra non va al ballottaggio”. La sfida sarà tra il centrodestra, con candidato di FdI, Orlando Masselli, e non più il sindaco uscente leghista, Leonardo Latini, che vinse al primo turno, e il patron della Ternana calcio Stefano Bandecchi. La sinistra peraltro divisa resta fuori.

Ma per il centrodestra brucia la mancata affermazione di Masselli al primo turno. FdI del premier Giorgia Meloni, i cui vertici locali ternani hanno voluto fortemente il cambio con un proprio candidato, sostenuto al comizio conclusivo dal ministro Francesco Lollobrigida, non ha avuto sul centrodestra lo stesso effetto traino che ebbe la Lega di Salvini. Molto ora al ballottaggio “dipenderà anche da quanto il patron della Ternana calcio avrà davvero voglia di vincere”, dicono con un certo brutale disincanto nel centrodestra della seconda città dell’Umbria, la stessa che vari anni fa, con il liberale Gianfranco Ciaurro, determinò per prima il crollo del muro rosso. E l’Umbria a guida leghista ora è attesa nel 2024 alle elezioni regionali e dei Comuni di Orvieto e Perugia, il capoluogo. Il pasticciaccio di Terni, la delicatissima sfida del centrodestra, sottovalutata dai giornali, che avevamo preannunciato su Startmag.it, di fatto è la cronaca di un ballottaggio annunciato. Con FdI locale descritta dagli alleati locali leghisti “chiusa a qualsiasi ipotesi che non fosse una loro candidatura, Forza Italia che si è spostata verso di loro e noi rimasti isolati. Ma nonostante questo la Lega di Terni ha preferito l’unità, ovvero il vero valore della coalizione”, è l’amaro sfogo a caldo.

Le divisioni nella coalizione al governo portano anche al ballottaggio in importanti città toscane come Pisa dove il sindaco uscente di centrodestra Michele Conti non ce la fa a essere eletto al primo turno oppure a Massa e Pietrasanta, già governate dal centrodestra, ma ora al ballottaggio poiché Lega e Forza Italia sono andate insieme e FdI ha invece scelto di andare da sola. FdI ora esce dalla gara sia a Massa che a Pietrasanta.

La scelta di FdI di correre in solitaria in Toscana, la regione del capo dell’organizzazione Giovanni Donzelli, di fatto azzoppa il centrodestra che cercava di conquistare Campi Bisenzio, sempre in Toscana, dove ora la gara sarà tra sinistra e estrema sinistra.

Il centrodestra riesce a mandare al ballottaggio la sinistra a Ancona, unico capoluogo di provincia al voto, conquista molti Comuni, tiene città simbolo del Veneto come Treviso, vince a Sondrio, tiene Imperia con Claudio Scajola. Ma il partito principale di governo, FdI, non riesce in alcune realtà simboliche e già conquistate a essere traino di tutta la coalizione, a sfondare tra le file avversarie, come fecero negli anni Forza Italia di Silvio Berlusconi e poi la Lega di Salvini.

La sinistra non entra neppure in partita nonostante questi seri problemi della coalizione di governo. Tiene Brescia. Ma non basta per cantare vittoria, twitta a notte l’economista, senatore della Lega, Claudio Borghi.

Il premier Meloni sottolinea che alle Amministrative “il centrodestra conferma la sua forza di coalizione” ed il voto “è un’ulteriore spinta all’azione di governo”. Salvini: “La Lega cresce in tutt”Italia”.;

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