Che il centrodestra deve essere compatto, con una candidatura unitaria, per non perdere la storica occasione nella “partita Quirinale”, ora che la sinistra dopo tanti anni non è più il king maker, Matteo Salvini lo aveva già detto l’altra sera ai suoi deputati.
Ma a Atreju, la kermesse dei Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, dove è ospite tutto il quadro politico, fa di più. Mette sul tavolo il nome di Silvio Berlusconi, “nome vero”, “candidatura reale” non di bandiera, e contrappone a Enrico Letta un altro campo largo.
È quello del centrodestra che per il Quirinale intende “dialogare con tutti”, quindi, “non escluso Matteo Renzi, che , pur restando un avversario politico, non può non avere un ruolo con la sua cinquantina di parlamentari”.
Salvini quindi annuncia che si muoverà a tutto campo, “parlerò con tutti i segretari di partito”, ma “a partire dall’unità del centrodestra”. Il leader della Lega spariglia e ribalta lo schema che proprio l’altra sera il leader del Pd aveva lanciato a Atreju, proponendo un dialogo largo, “anche con Meloni”, per cercare di stoppare evidentemente una candidatura Berlusconi.
Cosa che aveva già scatenato la narrazione mainstream su un presunto asse “Letta-Meloni”. In sostanza, Salvini ribatte a Letta, come avevamo già anticipato ieri dopo il vertice leghista a Montecitorio, che non può comportarsi come un king maker, senza che la sinistra per la prima volta non abbia più i numeri per eleggere da sola il nuovo Capo dello Stato.
Letta a Atreju aveva di fatto bocciato contemporaneamente sia Mario Draghi, dicendo che se andasse al Colle la maggioranza sarebbe a rischio, sia Berlusconi, liquidando una eventuale candidatura dell’ex premier e presidente di Forza Italia come “una strada in salita”.
Salvini replica secco: “Letta che sembra spostare come statuine in un presepe Draghi o Mattarella non lo fa per amore del Paese..”. E qui sembra alludere a tentativi di fatto mai venuti meno a sinistra per un bis dell’attuale Capo dello Stato, nonostante i suoi ripetuti dinieghi. Il leader della Lega comunque dice anche che, “se Berlusconi dovesse cambiare idea, abbiamo nomi di altri uomini e altre donne validi e senza la tessera del Pd in tasca”. L
a padrona di casa Giorgia Meloni lo applaude con tutta la numerosa platea, si stringe a Salvini per la foto opportunity. E fonti della Lega alla fine fanno sapere che il leader è rimasto molto soddisfatto dell’accoglienza ricevuta a Atreju. Il centrodestra si rimette al centro nella madre di tutte le battaglie in politica.
E se “Berlusconi dovesse cambiare idea”, il centrodestra potrebbe proporre Mario Draghi? Il numero due del Cav Antonio Tajani: “Berlusconi, che gode di un unanime riconoscimento internazionale, insieme a Draghi è il più favorito dagli italiani. Ma Draghi serve come premier e insieme sarebbero una bella accoppiata per l’Italia”.