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Scuola Francia

Ecco come la Francia manderà a scuola i vaccinati

L'articolo di Enrico Martial

 

Se in una classe della scuola secondaria (collegi e licei, cioè scuole medie e superiori) ci sarà un caso positivo, gli studenti non vaccinati di quella classe saranno posti in insegnamento a distanza, quelli vaccinati resteranno in aula. Il ministro francese dell’Educazione, Jean-Michel Blanquer, alla trasmissione radiofonica del mattino del 28 luglio su France Info, ha anche detto che l’obiettivo rimane la continuità educativa, con il massimo numero di studenti in presenza nelle aule.

Il prossimo anno ci saranno meno problemi, ha detto il ministro, soprattutto se si riuscirà a vaccinare una larga parte della popolazione e anche di quella giovanile, sopra i 12 anni di età.

Viceversa per la scuola primaria, in cui non vi saranno bambini vaccinati, si mantiene la regola già adottata: con un caso positivo, si chiude tutta la classe e si passa alla didattica a distanza.

Nelle scuole non sarà utilizzato il green pass, neppure in ambito universitario. Per le età comprese tra 12 e 17 anni, potrà invece essere applicato per le attività parascolastiche (dalla musica a varie discipline sportive), che in Francia sono numerose e si svolgono al di fuori dell’orario di lezione.

Nel discorso del 12 luglio, Macron aveva disegnato gli scenari della ripresa economica e della convivenza con il virus (e variante Delta), annunciando una campagna di vaccinazione per le scuole da settembre per i maggiori di 12 anni, i quali possono peraltro già ricevere la prima dose dallo scorso mese di giugno.

Il ministero dell’Educazione ha diffuso sempre il 28 luglio il protocollo che sarà in vigore nelle scuole, con quattro livelli allerta. Con il verde tutti gli studenti saranno in classe, non ci saranno restrizioni alle attività sportive, la mascherina sarà indossata negli spazi chiusi a partire dalle scuole medie inferiori (collegi e licei), si eviteranno i raggruppamenti più importanti. Con il giallo si starà sempre in classe, ma si innalzano le restrizioni: mascherina dalle elementari, gestione dei flussi per evitare raggruppamenti e contatti eccessivi (per esempio in entrate e uscita dagli edifici, nella ricreazione), disinfezioni plurigiornaliere, attività sportive ammesse solo con distanziamento di due metri.

Con l’arancione ci saranno una parte degli studenti delle superiori in DAD, con gestione caso per caso, mascherina all’interno e all’esterno, separazione delle classi anche nelle mense, disinfezioni rafforzate, attività sportive possibili ma limitate in intensità e compatibili con le mascherine. Con il rosso, solo le elementari resteranno in classe, mentre ci saranno alternanze al 50% nelle scuole medie inferiori e superiori, con le stesse precedenti regole di disinfezione e di separazione dei gruppi, e con attività fisiche solo all’esterno e a due metri di distanza.

Sull’organizzazione, il distanziamento per il personale e degli studenti sono previste delle azioni di formazione per il personale e di informazione per le famiglie. Pur considerato come ultima arma disponibile, l’obbligo vaccinale non è al momento previsto per insegnanti e addetti, considerato che il tasso di copertura ha già superato l’80%.

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