La recente nomina di Salman Al Shathry, CEO di Intra Defense Technologies, a capo del primo comitato saudita per i contractor privati della difesa, rappresenta un passo significativo nella strategia di Riyadh per rafforzare la sua industria della difesa interna. Supportato dai consiglieri più vicini al principe ereditario Mohammed bin Salman (MbS), Al Shathry sta emergendo come una figura chiave nell’ambizioso piano della Vision 2030, che mira a localizzare almeno il 50% della spesa totale per la difesa del Regno.
L’INFLUENZA DI AL SHATHRY NELLA CERCHIA DI MBS
Dal punto di vista geopolitico, l’ascesa di Al Shathry e l’espansione di Intra Defense Technologies, che sta rafforzando legami con aziende di difesa turche e tedesche, riflette la volontà dell’Arabia Saudita di ridurre la dipendenza dalle importazioni di armi occidentali.
Intra si posiziona come un attore centrale nell’ambito della localizzazione e dello sviluppo di tecnologie avanzate, inclusi i droni, in un contesto regionale sempre più competitivo. L’influenza di Al Shathry nella cerchia ristretta di MbS segnala una crescente sinergia tra il settore privato e la leadership saudita nella spinta verso l’autosufficienza militare e l’innovazione tecnologica.
LE MOSSE DELL’ARABIA SAUDITA
Questi sviluppi potrebbero avere implicazioni rilevanti per l’equilibrio di potere nel Medio Oriente, poiché una maggiore autosufficienza della difesa saudita potrebbe modificare le dinamiche delle alleanze regionali e globali, in particolare con la Turchia e la Germania, che stanno diventando partner strategici in questo ambito.