Non c’è dubbio che nelle guerre attuali i droni svolgano un ruolo di estrema rilevanza. Questo naturalmente non significa che siano in grado di dare una svolta definitiva sul piano strategico.
A tale riguardo la nostra attenzione si rivolge a due casi specifici: il primo relativo ai rapporti tra Iran e Russia, mentre il secondo relativo ai rapporti tra la Francia e due paesi mediorientali: l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti (EAU).
LA COOPERAZIONE IRAN-RUSSIA
Che vi siano ottime partnership di carattere militare tra Iran-Russia è un dato di fatto indiscutibile. Non deve dunque sorprendere che l’Iran rimanga uno dei principali fornitori di droni per la Russia (come, secondo fonti di intelligence, dimostrerebbe l’esistenza di un accordo commerciale top secret tra Iran e Russia per la vendita di 200 droni ). Rimane però il fatto che i funzionari dell’intelligence sia occidentali che ucraini, analizzando i detriti dei droni iraniani che sono stati abbattuti, hanno dimostrato come l’origine di questi droni sia indiscutibilmente iraniana.
Quindi non sorprende che il capo di Stato maggiore iraniano Mohammed Hussein Baqeri e Saeed Aghajani, capo del programma di droni Pasdaran siano presenti in Crimea. Ma entriamo nei dettagli tecnici in relazione alle forniture di droni iraniani: l’Iran fornisce droni kamikaze e cioè i Shahed 136, prodotti dalla Iran Aircraft Manufacturing Industries (HESA), droni Arash-2, droni Mohajer 6 prodotti dalla Qods Aviation Industry Industry Co.
Un’ultima osservazione, infine: se fino a questo momento le sanzioni europee e americane alla Russia stanno più che altro danneggiando i paesi africani e l’Europa, le sanzioni poste in essere contro l’Iran non sembra che abbiano impedito a questo paese di produrre droni sofisticati. Difficile non osservare il parallelismo fra queste due situazioni che forse -e diciamo forse-testimonia la scarsa efficacia delle sanzioni.
I RAPPORTI TRA LA FRANCIA E I PAESI ARABI
Passiamo adesso alla Francia.
Sono ampiamente note le sinergie tra la Francia e i paesi arabi e, in particolare, con l’Arabia Saudita. A tale proposito è stato siglato un contratto tra una media azienda francese Azur Drones e l’Arabia Saudita che prevede la consegna di droni di sorveglianza. Tutto ciò non fa altro che consolidare non solo la posizione francese in Medio Oriente, ma soprattutto la posizione dell’amministratore di questa azienda francese, Jean-Marc Crépin.