skip to Main Content

Arnese

Draghi sbianca Conte, La Verità su D’Alema, le pillole di Burioni, Popolare Bari sprofonda

Draghi, Conte, D'Alema, guerra, Popolare di Bari, Unicredit e non solo. Pillole di rassegna stampa nei tweet di Michele Arnese, direttore di Startmag

 

I NUMERETTI DI CONTE SPIATTELLATI DA DRAGHI

 

CASO D’ALEMA

 

PILLOLE DI GUERRA

 

TALK SHOW: SPETTACOLO, NON INFORMAZIONE

 

BONUS UNICREDIT

 

AMCO, COMPLIMENTI PER IL BOND

 

LE PILLOLE DI BURIONI

 

PROFONDO ROSSO PER LA POPOLARE DI BARI

+++

ESTRATTO DI UN ARTICOLO DEL SOLE 24 ORE SU BANCA POPOLARE DI BARI:

Si chiude in rosso il 2021 della Popolare di Bari con una perdita netta di 170,8 milioni, in linea con il segno meno del primo semestre per 101,3 milioni. A pesare sul risultato sono state anche le rettifiche di valore per 84,4 milioni e i costi operativi per 319,6 milioni,«anche tenuto conto – si legge in una nota della banca – della revisione della struttura operativa e dell’accantonamento netto una tantum» per il sì agli esodi incentivati per 44 milioni.

Nel 2021 gli impieghi a clientela sono stati pari a 5,08 miliardi di euro, in flessione rispetto ai 5,16 del 2020 – anno che riguarda la nuova gestione per il periodo che va dal 16 ottobre, non per il precedente del commissariamento di Bankitalia – mentre la raccolta diretta ha raggiunto i 6,35 miliardi, -2,6% rispetto ai 6,52 del 2020. Dal bilancio di esercizio approvato ieri dal cda, guidato dal 22 dicembre scorso da Cristiano Carrus, e che andrà all’esame della assemblea il 28 aprile, emerge un maggior presidio del rischio di credito con i crediti Npl sul totale di quelli verso clientela lordi (Npl ratio lordo), al 9,9% contro il 7,6% del 2020, mentre l’indicatore al netto delle rettifiche di valore (Npl ratio netto ) è stato pari al 5,5%, rispetto al 4,1% di fine 2020. Il rapporto di copertura complessivo sui crediti deteriorati, si mantiene a livelli elevati: 47,3% a fine 2021 rispetto al 48,2% di fine 2020. Al 31 dicembre il CET 1 Ratio si posiziona al 16,22% contro il 20,04% di un anno prima. Il margine di intermediazione si attesta a 208,9 milioni, quello di interesse a 116,8 e le commissioni nette a 87,1. La banca ora cerca il rilancio: il 10 febbraio ha presentato il nuovo piano industriale 2022-24 puntando sul sostegno alle famiglie e alle Pmi.

Back To Top