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Crosetto

Difesa, quanto costano le missioni internazionali?

Che cosa ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, durante l’audizione delle commissioni riunite di Esteri e Difesa sull’esame della Relazione analitica sulle missioni internazionali

La Difesa ha all’attivo 36 schede missioni, 7.500 militari di previsto impegno e un contingente autorizzato di 12 mila unità, per una spesa di circa 1 miliardo e 410 milioni di euro.

È il quadro delineato dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, durante l’audizione delle commissioni riunite di Esteri e Difesa sull’esame della Relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione.

LO SCENARIO ATTUALE

A fronte della gravità dei “conflitti ibridi” che caratterizzano la nostra epoca e della conseguente polarizzazione delle relazioni internazionali “non sono permesse distrazioni o neutralismi di sorta” ha evidenziato il titolare del dicastero della Difesa.  Crosetto ha ricordato che la Russia “ha dimostrato una resilienza economica che le permette di sostenere il conflitto in corso contro l’Ucraina”, e che anche per questo l’Italia “non può venir meno” ad assistere Kiev, “senza per questo intervenire nel conflitto”.

A questo proposito, “Le scelte adottate sono state finalizzate a garantire la sicurezza, la rilevanza del nostro Paese, la tutela degli interessi nazionali, oltre che per onorare gli impegni presi nelle Alleanze di cui siamo parte” ha precisato Crosetto.

APPROVATE MISSIONI LEVANTE E ASPIDES

“Pochi giorni fa il Parlamento è stato chiamato ad approvare due nuove missioni: Levante, con impiego del dispositivo militare per interventi umanitari a favore della popolazione palestinese nella striscia di Gaza, e l’operazione dell’Ue Aspides che mira a proteggere la libera navigazione nel Mar Rosso” ha aggiunto il ministro della Difesa.

Il Consiglio Affari esteri di Bruxelles del mese scorso aveva infatti approvato “il lancio dell’operazione militare navale Aspides, di cui l’Italia avrà comando delle forze”, come annunciato dal ministro degli Esteri Antonio Tajani.

La missione è intesa a integrare gli sforzi degli Stati Uniti e del Regno Unito per arginare gli attacchi dei ribelli Houthi contro le navi commerciali nel Mar Rosso in seguito allo scoppio della guerra tra Israele e Hamas a Gaza.  Da evidenziare che la missione europea Aspides sarà indipendente dall’operazione Prosperity Guardian. Tuttavia, la collaborazione con gli americani resterà forte. Quindi Aspides non avrà alcuna relazione con le attività offensive condotte dalla coalizione a guida Usa, attraverso Centcom, aveva sottolineato la Difesa in precedenza. Le forze marittime che prenderanno parte alla missione Ue avranno il compito di proteggere le navi commerciali e di intercettare gli attacchi, ma non di prendere parte agli attacchi contro gli Houthi a terra.

L’IMPEGNO MILITARE ITALIANO

“A queste due missioni da poco approvate — ha proseguito il ministro della Difesa — la delibera in esame affianca altre 34 impegni da prorogare nel 2024 per un totale di 36 schede missioni, una media di poco superiore di 7.500 militari di previsto impiego e un contingente massimo autorizzato di 12mila”.

L’ONERE FINANZIARIO

“Un impegno che comporta un onere finanziario complessivo pari a 1 miliardo e 410 milioni di euro – ha spiegato ancora il ministro Crosetto – uno sforzo significativo, maturo ed equilibrato che pone l’Italia tra i maggiori contributori della Pace a livello internazionale”.

Crosetto ha anche messo in risalto durante il suo intervento che “il nostro Paese si pone come partner militare di pregio e lo fa con un budget di spesa nettamente inferiore a quello di tutti gli altri alleati”.

SOTTO STRESS L’INDUSTRIA DELLA DIFESA OCCIDENTALE

Allo stesso tempo, il ministro della Difesa ha evidenziato che l’industria della difesa occidentale è sottoposta a una sollecitazione cui nessuno pensava mai di dover assistere. E questa sollecitazione è data dalla differenza di produzione bellica tra la Russia e i Paesi occidentali. “Loro (i russi) hanno riconvertito completamente l’economia in un’economia di guerra, reinvestendo gli introiti delle immense risorse minerarie nell’industria della difesa. Ci confrontiamo su uno scenario di questo tipo. La Russia non ha alcuna intenzione di ridurre la sua produzione militare né di smettere di bombardare. Non ne ha alcuna intenzione”, ha aggiunto Crosetto.

IN VALUTAZIONE PIANO DI COOPERAZIONE CON IL MOZAMBICO

Infine, l’Italia sta valutando un piano di cooperazione nel settore della difesa con il governo del Mozambico. Nell’illustrare le missioni in corso ed i progetti per il futuro, Crosetto ha detto che il progetto con il Mozambico “è in fase di valutazione”.

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