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destino americano

Cosa agita la società americana?

Cosa si muove nel profondo degli Stati Uniti, un paese sempre più diviso, in cui sembrano emergere e affermarsi tendenze tra loro sempre più inconciliabili? Ecco temi e autori di "Destino americano", il nuovo numero del periodico leSfide.

 

Apre un lungo colloquio del direttore Enrico Landoni con Federico Rampini, che analizza l’America e le “Americhe” di oggi, dal mondo bipolarizzato al trauma dell’11 settembre. Fino ai nostri giorni di guerra della Russia all’Ucraina. Intanto, resta e si allarga la tendenza interna agli Usa, già iniziata con gli anni 60, ricorda Rampini, dello scontro su “diritti e questioni valoriali”. Chiude un discorso, in larga parte ancora sconosciuto, lungimirante, con parole di straordinaria attualità di Bettino Craxi, premier, nel 1983 in Usa, per ricevere la Laurea honoris causa dalla Brown University.

Craxi, il nuovo leader del Psi e il primo premier socialista, pose fine alla neutralità del suo partito sugli Usa. L’installazione degli euromissili a Comiso è la pietra miliare. Craxi nel suo discorso è però originale, come lo sarà tutta la sua politica estera che rese l’Italia, fermamente ancorata nell’Alleanza Atlantica, protagonista. Quel premier esaltò la profonda unità Italia-Usa, in nome del valore della libertà. Ma guardò lontano, parlò di “pace per tutti e sicurezza per ciascuno”, libertà nella giustizia con l’accento sulla frattura tra Nord e Sud del mondo. E il valore della pace ma nella sicurezza, in cui un vicino più forte non può invadere i confini altrui. Era il 1983.

Destino americano – Polarizzazione interna e proiezione globale è il titolo del nuovo numero di leSfide – Non c’è futuro senza memoria, periodico gratuito di studi, approfondimento e riflessione (digitale e cartacea), edito dalla Fondazione Craxi ETS. In lettura anche nella versione digitale www.leSfide.org, il volume, attraverso numerosi saggi, affronta interrogativi nodali. Cosa agita la società americana? Cosa si muove nel profondo di un Paese sempre più diviso, in cui sembrano emergere e affermarsi tendenze tra loro sempre più inconciliabili? Come leggere i nuovi fenomeni che attraversano in lungo e in largo una realtà chiamata ad affrontare le complesse e articolate sfide globali, tese a metterne in discussione il suo primato? Ma, soprattutto, quando e come hanno origine questi fenomeni?

La sezione monografica del volume, incentrato tutto sugli Stati Uniti e che prova a rispondere con un mix di riflessioni di carattere storico-scientifico e di analisi a questi interrogativi, si apre con un lungo ‘Colloquio’ con Federico Rampini, che va all’origine dei fenomeni in atto. Li incrocia nel contesto storico in cui nascono e si sviluppano, ricostruendo così le radici della polarizzazione e risalendo alle cause che hanno portato al formarsi di più ‘Americhe’.

La sezione prosegue con un saggio di Luigi Curini sulla polarizzazione affettiva nella società americana. Poi, un ragionamento sulle nuove dinamiche internazionali, all’interno delle quali si muovono gli Stati Uniti, di Gianni Castellaneta, già ambasciatore italiano a Washington. C’è un saggio sulle sfide tecnologiche al primato americano di Alessandro Aresu, mentre Daniele Fiorentino approfondisce gli effetti internazionali del mosaico americano. Parte della sezione è poi dedicata agli effetti della polarizzazione sul quadro politico ed istituzionale, con Alessia De Luca che racconta l’America del Midterm, Sofia Eliodori e Alia K. Nardini che analizzano le fratture interne ai due schieramenti, e si conclude con un lungo saggio storico di Lucrezia Luci sul rapporto tra Italia e Stati Uniti.

Il continente americano è al centro in “Lettere dal mondo”, con due interventi di Massimo De Giuseppe e Gianni La Bella che raccontano le dinamiche passate e recenti dell’America latina. La sezione è arricchita dall’analisi sulle fratture interne alla Turchia di Alessia Chiriatti e la ricostruzione dell’Accordo epocale tra Libano e Israele di Alessandro Dessì. In “Lettere dalla Storia” Umberto Tulli e Giordana Pulcini accompagnano nel passato alla “scoperta” di due presidenti: Jimmy Carter e Ronald Reagan. Il numero, in una sorta di rimando temporale, è poi impreziosito nella sezione “Memoria e Archivio” dall’intervento di Bettino Craxi sui valori che legano le due sponde dell’Atlantico. Un discorso contestualizzato da una nota storico-introduttiva del direttore della rivista, lo storico Enrico Landoni.

Poi, i temi comunitari al centro della sezione “Italia – Europa” con i lavori di Roberto Cellini e Federico Niglia che rispettivamente si soffermano sulla riforma della governance dell’Unione europea e sui rapporti italo-tedeschi, mentre Domenico Maria Bruni e il generale Giuseppe Morabito affrontano nella sezione “Lettere dell’Europa”, rispettivamente il tema dell’instabilità britannica e le dinamiche che interessano la regione dei Balcani occidentali.

Infine, la sezione ‘Scenari’ affronta i temi dello sviluppo tecnologico e le sue implicazioni geopolitiche con un saggio di Paolo Savona. Si approfondisce, poi, da una prospettiva filosofica, il tema dell’ambiente con Benedetto Ippolito. Conclude la sezione un’analisi di Diletta Porcheddu sul ruolo degli organismi internazionali nella regolamentazione del Commercio globale.

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