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Le news su Montezemolo, Dagospia, Apple, Biden, Meloni, Bonelli, Confindustria e non solo

Che cosa si scrive e che cosa non si scrive su StM, Amtab Bari, Apple, Biden, Meloni, Bonelli, Repubblica, Confindustria, Montezemolo, Garrone, Orsini, Gozzi e non solo... Pillole di rassegna stampa

 

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CARTOLINA DA BARI

 

CARTOLINA DA BRUXELLES

 

CARTOLINA DALLA SVIZZERA

 

CARTOLINA SINO-RUSSA

 

GIORNALISMI & GIUSTIZIE

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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DEL SOLE 24 ORE SU AMTAB BARI:

Nelle stanze di Amtab, la municipalizzata di Bari che si occupa di trasporti, discutevano di omicidi e di strategie criminali. «Gli esiti investigativi hanno dimostrato come questa azienda pubblica rappresenti un luogo sicuro in cui gli uomini del clan Parisi, siano essi direttamente affiliati o a questo vicini, commentano, si confrontano e giudicano fatti e strategie mafiose, facendo diventare il posto di lavoro un porto franco in cui sentirsi al sicuro».

Gli atti dell’inchiesta della Dda di Bari — oggetto di futura valutazione della commissione nominata dal ministero dell’Interno per decidere sull’eventuale infiltrazione mafiosa del Comune — restituiscono retroscena allarmanti. Il punto non è solo l’ingresso in Consiglio comunale di Maria Carmen Lorusso, votata nel 2019 con il centro-destra ma già a maggio 2020 transitata in area centro-sinistra. Anche se la sua elezione è stata sostenuta dalla mafia, grazie all’intercessione del marito Giacomo Olivieri, non risultano atti amministrativi di favore alle consorterie.

Il peso criminale sarebbe stato soprattutto su Amtab, l’azienda pubblica dei trasporti. «La gravità e la pericolosità del fenomeno investigato», si legge dei documenti, «appare ancor più rilevante se si considera che l’infiltrazione all’interno della più grande azienda municipalizzata della Regione Puglia ha beneficiato di una tolleranza di fatto da parte dei suoi amministratori, che avrebbero dovuto predisporre un effettivo sistema di controlli piuttosto che assecondare gli interessi di una delle più potenti consorterie criminali della provincia di Bari». E invece Amtab si è rivelata «un utile strumento per affermare prestigio e potere del clan», attraverso una «offerta di posti di lavoro» che ha reso «l’azienda pubblica un vero e proprio “ufficio di collocamento” per gli uomini e donne che in qualche modo — per parentela o amicizia — sono vicini al sodalizio criminale».

Secondo il Tribunale, che ha nominato un amministratore giudiziario, ci sono «sufficienti indizi per ritenere che il libero esercizio di determinati settori economici gestiti da Amtab sia direttamente o indirettamente sottoposto alle condizioni di intimidazione o di assoggettamento previste dall’articolo 416-bis», con l’ipotesi di impresa vittima.

Il problema è che almeno negli ultimi vent’anni i clan, attraverso la politica sia di centro-destra sia di centro-sinistra, sono riusciti a far assumere propri uomini nell’azienda di trasporti municipale, ma non solo. Voci di assunzioni “opache”, infatti, riguardano anche le altre municipalizzate. Una infiltrazione che in città è nota a tutti, soprattutto a quella parte di “Bari bene” che ricopre ruoli di prestigio nella vita cittadina.

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