La pandemia ha cambiato abitudini e acuito paure.
Ma non solo: il coronavirus ha contagiato (e ha rosicchiato) anche la fiducia. Nelle istituzioni, nei governatori, nel governo.
Ecco che cosa si evince dall’analisi-sondaggio L’impatto del Coronavirus sul general public curato dalla società Doxa.
21 cittadini su 100 non si fidano del sistema sanitario nazionale e 29 su 100 non si fidano degli ospedali della propria regione.
Anche la gestione dell’emergenza da parte dell’Organizzazione mondiale della Sanità non ha convinto i cittadini: da una fiducia del 76% si passa ai primi di maggio a una di solo il 51% degli intervistati.
I tentennamenti dell’Europa fanno calare la fiducia nel Parlamento Europeo e nella Banca Centrale al di sotto del 30%.
Non va meglio al Governo italiano e, in generale, ai Governatori delle varie regioni. Il trend di fiducia è in calo su entrambe i fronti, con il Governo che dal 60% passa al 51% a maggio. La fiducia nei governatori passa dal 66% al 56%, con un minimo di 54% subito dopo la metà di Aprile (17-10 Aprile).
Se il calo della fiducia nei presidenti di regione è generale, non mancano quelle che si possono definire eccezioni. In Sicilia la fiducia verso Nello Musumeci è aumentata, seppur ha avuto un momento di calo: si è passati dal 61% registrato nei giorni 20-24 marzo al 62% dei primi di maggio, con un minimo del 48% toccato tra il 17 e il 20 Aprile.
Cala, ma resta alto, il gradimento verso Luca Zaia (Veneto), che passa dall’82% al 74%, rimanendo pur sempre sopra la sufficienza. Sufficienza anche per Stefano Bonaccini (Emilia Romagna), con una fiducia del 67% (precedentemente del 71%). Tiene la fiducia verso Vincenzo De Luca, in Campania (81% nei giorni 20-24 marzo e 78% ai primi di maggio).
Bocciate Lombardia, Piemonte e Liguria.
Articoli correlati
De-escalation in corso fra Israele e Iran? Analisi e commenti
La sbandata di Cybertruck: cosa è successo al fuoristrada di Tesla
Ecco la carica degli abbonati di Netflix (celata dall’anno prossimo)
Cosa non va con Tsmc
