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Cosa vuole fare la Cina in Africa

Gli investimenti della Cina in Africa si sono indirizzati verso settori circoscritti. Ecco quali

 

Il Forum sulla cooperazione in Cina Africa (FOCAC), fissato per il 29-30 novembre a Dakar, in Senegal quali conseguenze economiche determinerà in relazione ai rapporti tra Cina e Africa?

Partendo dal dato di fatto che per l’Africa la Cina è il quarto più grande investitore, davanti agli Stati Uniti, non dimentichiamoci i prestiti dalla Cina in questi ultimi vent’anni hanno raggiunto la cifra di 153 miliardi. Per quanto riguarda nello specifico gli investimenti diretti sono stati ben circoscritti.

Dove? Secondo The Diplomat: ”nel settore delle costruzioni, ad esempio come la costruzione di zone economiche speciali gestite dalla Cina o strade a pedaggio o ponti (…). Successivamente, gli IDE sono entrati nel settore minerario. Mentre la percentuale di IDE cinesi nell’estrazione mineraria (21 per cento nel 2020) è di gran lunga inferiore a quella di altri paesi come il Regno Unito, la Francia e gli Stati Uniti (rispettivamente il 43 per cento, il 43 per cento e il 37 per cento nel 2019), la crescita in altri settori come l’industria manifatturiera, il turismo o i servizi finanziari è significativa”.

Quali scenari in merito investimenti cinesi in Africa potrebbero allora profilarsi da qui al 2035? Secondo The Diplomat, “supponendo un tasso di crescita annuo del 5 per cento rispetto ai livelli del 2020 le azioni cinesi di IDE in Africa potrebbero raggiungere i 90 miliardi di dollari entro il 2035. Un tasso di crescita del 10 per cento implicherebbe azioni di 181 miliardi di dollari entro il 2035, il che potrebbe rendere rapidamente la Cina il più grande investitore straniero della Cina in Africa”.

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