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Cosa serve per far viaggiare il turismo

È necessario che il sistema turismo sia efficientemente coordinato. La rubrica “Economia del Gusto” di Abbascià

La pausa di “Economia del Gusto” è stata doverosa e necessaria, soprattutto per solidarietà verso chi in questo comparto, il turismo, vive la sua vita. Una pausa che nessuno mai avrebbe immaginato di poter vivere, una pausa che ha praticamente imposto al mondo intero di fermarsi.

Tra la miriade di indicazioni/provvedimenti, gli addetti ai lavori ora, dopo quasi 3 mesi, provano a recuperare terreno e a far ripartire il sistema. Un sistema complesso, decisamente strutturato e composto da una infinità di incastri. Confini chiusi, impossibilità di spostamenti, hotel vuoti, ristoranti-pizzerie vuote, spiagge-musei-siti culturali vuoti, personale in cassa integrazione (se fortunato ad accedervi), e di pari produzione e servizi correlati tutti al palo.

Insisto molto su questo tema, sul turismo, perché, la nostra storia e il nostro territorio ce lo dimostrano, l’Italia è fatta per il turismo, l’Italia è fatta di turismo. Certamente abbiamo eccellenze in tantissimi comparti e i livelli-dati export danno pieno merito.

A ben guardare, vista la concreta e – ahimé – giusta preoccupazione, sembrerebbe proprio che il famoso cerchio, di cui avevo parlato in questa mia riflessione, si sia concretizzato in tutta la sua essenza, proprio con l’esplosione della pandemia. Tutti gli ingranaggi correlati al motore economico del turismo si sono fermati, d’un tratto, e ognuno ha dovuto fare i conti con la propria realtà.

È giunto ora il momento di rimettersi in movimento, si prova a ripartire; ogni realtà prova a fare il possibile e non è possibile fare altrimenti. È evidente. Sebbene in queste ultime settimane i numeri e le proiezioni riguardanti l’economia-turismo non fanno ben sperare, tocca al legislatore fare la sua parte, probabilmente anche un ulteriore sforzo, ma anche a noi cittadini fare la nostra.

Serve però, ora più che mai, un coordinamento strategico, puntuale, forse proprio un AgeNT. Non è solo questione di promozione del brand, di provare a diffondere fiducia. È necessario che il sistema sia efficientemente coordinato, perché di tempo ne abbiamo davvero poco.

Indici di contagio, provvedimenti conseguenti. Per carità, tutto il necessario per preservare Salute e Sicurezza, ma per ogni decisione assunta, per ogni virata e cambio di rotta deve essere già pronto un piano B, C o D che sia.

Adesso tocca a noi, anche a noi. Dobbiamo aiutare il nostro Paese. Mari, montagne, laghi, borghi… Pronti? Si ri-parte.

L’Italia ha tanto, l’Italia ha tutto, godiamocela.

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