Durante una recente visita negli Stati Uniti, il primo ministro giapponese Kishida Fumio ha sottolineato l’importanza cruciale dell’alleanza tra Stati Uniti e Giappone per mantenere la stabilità nell’Indo-Pacifico. Nel suo discorso, Kishida ha affermato che “l’Ucraina di oggi può essere l’Asia orientale di domani”, evidenziando la necessità di supportare Kiev per prevenire scenari simili in Asia. Questa visione strategica, definita “piano A plus”, mira a rafforzare e rinnovare l’alleanza con gli Stati Uniti, aumentando gli investimenti nella difesa e mantenendo l’impegno internazionale di Washington.
L’alleanza tra Stati Uniti e Giappone è storicamente fondamentale per Tokyo, ma è diventata ancora più rilevante per Washington a causa dell’ascesa della Cina. La Cina rappresenta una minaccia strategica senza precedenti per la pace e la sicurezza internazionale, secondo Kishida. Le azioni militari e le rivendicazioni territoriali di Pechino nei Mari Cinesi e nello Stretto di Taiwan sfidano il diritto internazionale e minacciano la stabilità regionale. Kishida ha chiarito che il Giappone non si basa solo sull’alleanza emotiva con gli Stati Uniti, ma su interessi nazionali concreti. Tokyo sta aumentando la spesa per la difesa, rafforzando le proprie capacità cibernetiche e sostenendo attivamente l’Ucraina, cercando di presentarsi come un “partner globale” degli Stati Uniti.
Negli Stati Uniti, nonostante le divisioni interne, si riconosce la necessità di mantenere un vantaggio competitivo duraturo sulla Cina. Le strategie di contenimento includono sanzioni economiche, limitazioni tecnologiche e un rafforzamento delle alleanze nel Quad (Giappone, Australia, India, Stati Uniti). Gli accordi tra Stati Uniti e Giappone riguardano campi tecnologici avanzati come l’intelligenza artificiale, i semiconduttori e la tecnologia quantistica, indicando una cooperazione strategica volta a mantenere il primato tecnologico e militare. Le politiche avviate sotto l’amministrazione Trump, come i dazi contro la Cina e la postura rigida sulle rivendicazioni territoriali di Pechino, sono state mantenute e rafforzate da Biden, indicando una continuità nella strategia di contenimento cinese.
A livello regionale e globale, la cooperazione con l’India e il Giappone è fondamentale per la strategia statunitense nell’Indo-Pacifico. Sebbene l’India mantenga una posizione non allineata, la sua cooperazione con gli Stati Uniti è essenziale. Tuttavia, il Giappone, con il suo rapido supporto all’Ucraina e l’incremento delle capacità difensive, emerge come un alleato più prevedibile e affidabile. La creazione di una rete di alleanze nel Pacifico, attraverso accordi con Filippine, Australia e Regno Unito, mira a rafforzare la deterrenza contro la Cina e a promuovere la stabilità regionale senza una base giuridica formale di sicurezza collettiva come la Nato. Il supporto all’Ucraina è visto come un deterrente efficace contro la Cina. Il fallimento dell’invasione russa viene interpretato come un messaggio forte a Pechino riguardo alle conseguenze di eventuali aggressioni simili.
Il “piano A plus” del Giappone è un tentativo di adattarsi alla percepita debolezza degli Stati Uniti rafforzando la propria posizione militare e politica. La strategia giapponese di aumentare gli investimenti nella difesa, promuovere la cooperazione tecnologica e sostenere gli sforzi internazionali di Washington mira a mantenere la stabilità nell’Indo-Pacifico e a contrastare l’influenza cinese. Questo piano, pur non ufficialmente adottato, rappresenta una visione pragmatica e lungimirante della politica estera giapponese nel contesto delle sfide globali attuali.