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Covid Germania

Coronavirus in Germania, ecco numeri e timori

Che cosa succede in Germania con il Coronavirus. I numeri. Le parole del governo. E il caso Webasto

Il numero di persone contagiato da nuovo Coronavirus in Germania è di 534, contro i circa 400 di cui era stato riferito ieri sera.

I NUMERI IN GERMANIA

La malattia si è diffusa in 15 dei 16 stati del paese con l’eccezione della Sassonia-Anhalt. A dirlo è stato il Robert Koch Institute, precisando che il Land più colpito è quello del NordReno Westfalia, con 281 casi confermati, seguito dal Baden-Wuerttemberg (91) e dalla Baviera (79).

CHE COSA DICE IL GOVERNO

Preoccupazioni nel governo tedesco: “Tutti prima o poi arriveremo nella situazione in cui sono ora Francia, Italia e Germania” in relazione all’epidemia di coronavirus: “un cluster interno al Paese che si espande sul territorio e prevede misure di contenimento”, per questo serve “solidarietà” verso questi Paesi e “collaborazione”, “coinvolgendo anche i Paesi confinanti”, ha detto il ministro della Salute tedesco, Jens Spahn durante la riunione straordinaria sul coronavirus.

LE PAROLE DI SPAHN

Aprendo il suo intervento, Spahn ha espresso “solidarietà ai cittadini italiani, che sono i più colpiti da questa epidemia”, evidenziando che oggi in Germania c’è “un’epidemia che nasce dall’interno quindi la situazione è simile a quella italiana e francese”. “Il virus è arrivato in Europa, dobbiamo adattare le misure, rallentarlo e contenerlo”, ma “alla luce di ciò che sappiamo, non ritengo opportuno adottare misure che limitino la libera circolazione”, ha sottolineato il ministro entrando alla riunione, insistendo sulla necessità di “coordinamento” tra gli Stati membri. Tra i campi di azione congiunta, Spahn ha citato la ricerca sui farmaci antivirali per il trattamento della malattia e sui vaccini per la prevenzione.

IL PRIMO FOCOLAIO IN GERMANIA?

Il primo focolaio dell’epidemia del nuovo coronavirus sarebbe comparso in Germania, a Monaco, e potrebbe essere collegato a molti casi in Europa e agli stessi focolai italiani. A certificarlo, l’autorevole New England Journal of Medicine in un articolo pubblicato proprio ieri, nel quale si ricorda che un uomo di origini tedesche aveva manifestato i primi sintomi il 24 gennaio scorso.

IL CASO WEBASTO

Si trattò del primo caso di Covid-19 registrato fuori dalla Cina, e così fu trattato dalla maggior parte dei media (anche italiani): un dipendente della società Webasto, con sede a Stockdorf, vicino a Monaco di Baviera, risultò positivo al virus dopo la visita di un’altra dipendente della stessa azienda in arrivo dalla Cina, la quale si era accorta a sua volta però dei primi sintomi della malattia quand’era già sul volo di ritorno verso la Repubblica popolare.

QUI L’ARTICOLO DI MENNITTI DI START A FINE GENNAIO CON LE PRIME INFO SUL CASO WEBASTO

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