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Embargo Armi Iran

Tutte le conseguenze della revoca dell’embargo sulle armi all’Iran

L’abolizione dell’embargo aumenterà la destabilizzazione in Medio Oriente: contribuirà a rafforzare la politica estera dell'Iran in funzione anti-americana, anti-turca e soprattutto anti-israeliana. L'analisi di Giuseppe Gagliano

 

Il presidente iraniano ha notificato la revoca dell’embargo sulle armi come d’altra parte previsto dalla risoluzione 2231 del luglio del 2015. Di conseguenza dal 18 ottobre l’Iran non sarà più soggetta all’embargo sulle armi imposto e voluto soprattutto dagli Stati Uniti.

IL DOSSIER

È evidente che l’esportazione di armi da parte dell’Iran sarà rivolta in buona parte alla Siria, all’Afghanistan e all’Iraq.

GLI SCENARI

Se da un lato la revoca dell’embargo delle armi rappresenta certamente una vittoria — anche se di stretta misura — nei confronti degli Stati Uniti, dall’altra parte è difficile negare che l’esportazione di armi che attuerà l’Iran rappresenterà certamente un fattore di destabilizzazione. Sia per l’egemonia medio orientale degli Stati Uniti — non a caso avevano richiesto che l’embargo fosse prolungato anche al di là della sua scadenza naturale e che prenderanno le adeguate contromisure — sia perché l’Iran rafforzerà certamente il proprio sostegno ai gruppi terroristici a livello globale. Infatti l’esportazione di armi sarà relativa anche a missili, droni e veicoli militari.

I NUMERI

Se consideriamo che l’Iran esporta armi in 57 paesi e che il volume complessivo degli affari ha raggiunto i 200 milioni di dollari è facile immaginare che l’abolizione dell’embargo non solo aumenterà notevolmente gli introiti dell’industria militare iraniana ma certamente contribuirà a rafforzare gli Stati e i gruppi terroristici che sostengono l’Iran a livello globale.

I GRUPPI TERRORISTICI

Per quanto concerne i gruppi cosiddetti terroristici è scontato sottolineare che l’abolizione dell’embargo rafforzerà a livello militare Hezbollah in Libano le milizie Houthi in Yemen e quelle sciite in Iraq.

I PAESI AFRICANI

Per quanto riguarda gli Stati basti pensare che numerosi paesi africani — fra i quali il Congo, la Guinea, la Nigeria, l’Uganda — sono i principali importatori di armi.

GLI EFFETTI

In ultima analisi l’abolizione dell’embargo aumenterà in modo rilevante la destabilizzazione in Medio Oriente. Certamente rafforzerà il ruolo politico-religioso sciita a livello globale ma soprattutto contribuirà a rafforzare la politica estera iraniana in funzione anti-americana, anti-turca e soprattutto anti-israeliana.

CONCLUSIONE

Non a caso il vice ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov ha sottolineato che la revoca rafforzerà la partnership con la Russia. Ovviamente in funzione anti-americana. Superfluo sottolineare che l’abolizione dell’embargo favorirà anche i rapporti bilaterali con la Cina.

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