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Come si muove il Salvini di lotta e di governo

La Nota di Paola Sacchi sulle ultime mosse della Lega di Matteo Salvini

 

Matteo Salvini di lotta e di governo. Non c’è giorno in cui il leader della Lega, detto “il capitano”, non stia sulla palla e la sua agenda non preveda una serie di eventi da mattina a sera. Spostamenti per l’Italia, il giorno prima in Sardegna, il giorno dopo in Toscana. Una raffica di incontri sui vaccini, dalle autorità di S. Marino all’ambasciatrice dell’India e ancora videoconferenze come quella con il premier ungherese Viktor Orban, fresco di dimissioni dal gruppo del Ppe.

Un “vortice frenetico” lo ha definito nei giorni scorsi il “legologo” del Corriere della Sera Marco Cremonesi. Tanti i temi, dai vaccini alle cartelle esattoriali ma senza trascurare le richieste al governo Draghi, di cui la Lega è centrale azionista, di sostegni anche allo sport dilettantistico. L’ex ministro dell’Interno chiede anche al premier e al suo successore al Viminale, Luciana Lamorgese, un incontro sul controllo dell’immigrazione, anche dopo la fuga dall’hot-spot di Pozzallo.

Salvini plaude alle richieste della Lega andate in porto: prima tra tutte le dimissioni di Domenico Arcuri, saluta favorevolmente le nomine, da quella del generale Francesco Paolo Figliuolo al cambio con Fabrizio Curcio alla Protezione civile. Plaude alla linea di Mario Draghi, facendola sua, e al tempo stesso incalza. Il leader leghista elogia il suo numero due Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo Economico, per l’impegno a produrre vaccini in Italia. Non dimentica, nel frattempo, di salutare come “un bravo sindaco e un grande milanese” il socialista Carlo Tognoli scomparso pochi giorni fa. Importanti parole di riconoscimento ad un amministratore e esponente di punta del Psi craxiano un tempo non molto frequenti nella Lega.

Solo ieri pomeriggio l’agenda Salvini ha trovato una piccola pausa, evidentemente per il compleanno del “capitano”. Che però ieri in mattinata non ha mancato di rilasciare via Facebook un’intervista sui suoi “primi 48 anni” ad Annalisa Chirico. Salvini dà in anteprima la notizia sull’intenzione di creare un nuovo gruppo in Europa. Un annuncio che suona come le separazione dall’Afd tedesca, attestata su posizioni estremiste. Dice che la Lega non entrerà al momento nel Ppe, quindi non sembra chiudere la porta per il futuro, ma la sua intenzione sembra quella di affermare la centralità leghista con un suo europeismo che non intende apparire gregario. E così di quel nuovo gruppo potrebbe far parte anche lo stesso Orban (ungheresi insieme con i polacchi) dato invece dalle cronache in partenza verso i Conservatori di Giorgia Meloni. Ovvero la leader di Fratelli d’Italia, alleata e concorrente nel Centrodestra in Italia, rimasta all’opposizione del governo Draghi.

Il Salvini di lotta e di governo in Italia e nella Ue evidente che voglia consolidare sempre di più la sua Lega come partito centrale, mentre i sondaggi continuano a darlo per primo e in crescita. “È vero. l’Europa è casa nostra, come ha detto Salvini, ma proprio per questo lui vuole che l’Europa vada nella direzione dei nostri obiettivi, che mettono al primo posto l’interesse nazionale. Correttivi dovranno esserci, perché la Ue errori ultimamente ne ha fatti, a cominciare da quelli sui vaccini “, spiega un esponente di rango di Via Bellerio.

Alcuni sui giornali mainstream hanno ripreso la narrazione sulla base dei vecchi schemi di sempre del tipo Lega divisa tra governisti e movimentisti, pronosticando addirittura prima o poi una crisi, come avvenne con il Conte 1. Ma è passata da allora come un’era geografica in politica. E il risultato del profondo cambio, con l’ingresso della Lega nell’esecutivo dell’ex presidente della Bce, è stata la crisi profonda nella quale versa la sinistra, la ex maggioranza giallo-rossa vedova del Conte/2 che sembra ancora rammaricarsi per un Conte ter mai nato. Ed è anche per questo “vuoto” a sinistra che risalta ancora di più il Salvini di lotta e di governo.

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