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Russia Taiwan

Come la Russia putinizza Internet. L’approfondimento di Gagliano

Il 1° novembre in Russia è entrata in vigore la legge in base alla quale viene creato un sistema nazionale di routing del traffico Internet. L'articolo di Giuseppe Gagliano

Fra i diversi strumenti attraverso i quali la Russia salvaguardia sia la propria sovranità sia la propria proiezione di potenza anche in funzione di contenimento anti-Atlantico e anti americano certamente vi sono sia la ratifica il 19 settembre presso la Duma della Convenzione sullo status giuridico del Mar Caspio firmata ad Aktau (Kazakistan) il 12 agosto 2018 sia il fatto che il 1° novembre è entrata in vigore la legge in base alla quale viene creato un sistema nazionale di routing del traffico Internet in Russia.

Incominciamo dal primo punto.

Non vi è alcun dubbio che il Mar Caspio abbia una notevole importanza geopolitica, commerciale, economica e strategica — come esplicitamente sottolineato dal portavoce della Duma di Stato Vjacheslav Volodin — sia perché consente in primo luogo di collegare Russia, Azerbaigian, Iran, Kazakistan e Turkmenistan sia perché costituisce uno snodo commerciale fondamentale per il passaggio delle infrastrutture energetiche che dall’Asia centrale attraversano il Mar Nero per giungere in Europa. Infatti il protocollo non solo regola giuridicamente il regime di navigazione, la procedura per l’uso collettivo del bacino idrico, il meccanismo per stabilire i confini delle acque territoriali e delle zone di pesca, ma anche la demarcazione del fondo e del sottosuolo del Caspio per la installazione di cavi e condutture.

In terzo luogo questa convenzione consentirà di creare uno spazio geopolitico volto a salvaguardare gli interessi russi integrando la dimensione militare in funzione di contenimento americano. A tale proposito il protocollo prevede che tutti i paesi aderenti s’impegnino a non schierare forze armate “altrui” sui loro territori cioè a impedire che si pongano in essere infrastrutture Nato.

In quarto luogo questo protocollo consentirà alla Russia di attuare un adeguato contrappeso alla proiezione di potenza atlantica nel Mar Nero. In quinto luogo la convenzione consente alla Russia di consolidare i suoi legami con l’Iran — come sottolineato dal deputato della Duma Anton Morozov — che non potrà che rafforzare la sua cooperazione anche nel settore energetico con la Russia attraverso la costruzione di adeguate infrastrutture proprio sul Mar Caspio.

Passiamo adesso al secondo aspetto relativo cioè alla infrastruttura Internet.

La legge definisce le regole necessarie per il routing del traffico e organizza il monitoraggio della loro conformità, nonché regola la creazione dell’infrastruttura necessaria, che garantirà l’efficienza delle risorse Internet russe e cercherà di impedire a server root stranieri di porre in essere azioni offensive.

Inoltre, la legge consentirà di ridurre al minimo il trasferimento all’estero di dati scambiati tra utenti russi. Al di là di queste finalità, quali sono i principali obiettivi della mossa? Rendere Internet accessibile ai cittadini russi indipendentemente dalle condizioni esterne o internet, di bloccare — in caso di attacco cyber — la rete e infine quello di anticipare e contenere il dissenso politico.

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