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Investimento Cina

Tutte le ultime novità sulla guerra commerciale Cina-Usa

Mentre la Cina taglia le riserve che le banche del paese devono depositare presso la Banca centrale, per liberare liquidità, Trump è pronto a limitare gli investimenti cinesi in società americane dell’aerospazio e della robotica. Articolo di Giusy Caretto Niente pace tra Cina ed Usa, la guerra commerciale tra le due potenze mondiali sembra non trovare…

Niente pace tra Cina ed Usa, la guerra commerciale tra le due potenze mondiali sembra non trovare tregua, mentre i giorni passano tra minacce di nuovi dazi, contro-attacchi e nuovi piani per limitare investimenti e potere.

E così, mentre la Cina progetta di tagliare le riserve che le banche del paese devono depositare presso la Banca centrale, liberando denaro per aiutare l’economia a far fronte alle nuove tariffe Usa, Donald Trump si prepara a imporre limiti agli investimenti cinesi in società americane attive nei settori identificati da Pechino come priorità nel piano Made in China 2025.

CINA IN DIFESA

Le tariffe a stelle e strisce avranno inevitabili ripercussioni sull’economia di Pechino. Con l’obiettivo di limitare i danni, la Cina taglia le riserve che le banche del paese devono depositare presso la Banca centrale, liberando così una somma di circa 100 miliardi di dollari di liquidità per supportare il Paese nella guerra commerciale con gli Stati Uniti.

Scendendo nei particolari: la Cina da giovedì 5 luglio prevede un taglio delle riserve, fino a 0,5 punti percentuali per alcune banche selezionate (un giorno prima del 6 luglio, data fissata da Donald Trump per l’entrata in vigore delle prime tariffe su 34 miliardi di dollari di valori di export cinese).

Il taglio aiuterà a “aumentare il supporto alle medie e piccole imprese”, ha spiegato la Banca Centrale, mentre gli economisti di Morgan Stanley hanno classificato la mossa come necessaria per ridurre il rischio di credito e prevenire un impatto sulla fiducia domestica.

USA PRONTI A COLPIRE DI NUOVO

Nonostante il primo round di tariffe stai per colpire Pechino e nonostante a questo dovrebbe seguire un secondo round su 16 miliardi di dollari di valori di export cinese, gli Usa non sembrano essere ancora contenti. E mentre Trump promette nuove ed importanti tariffe (fino a 200 miliardi), la Casa Bianca è a lavoro, secondo alcune indiscrazioni del Financial Times, per imporre limiti agli investimenti cinesi in società americane attive nei settori identificati da Pechino come priorità nel piano Made in China 2025, il piano che dovrebbe aiutare la Cina a scalare il podio di prima potenza mondiale.

Ad esser colpiti dalla misura saranno i settori, tra gli altri, dell’aerospazio e della robotica.

I limiti, però, potrebbero avere effetti ben peggiori dei dazi e se venissero approvati, si tratterebbe di uno dei maggiori cambi al regime americano degli investimenti liberi nel Paese.

I PASSI AVANTI DELLA CINA

Intanto, le decisioni di Trump sui limiti stupiscono e non poco. Proprio in una mossa di pace e di mano tesa verso l’America (e Tesla in particolare), Pechino cancellerà nel 2020 i limiti alle quote estere nelle società che producono veicoli commerciali in Cina, e nel 2022 in quelle dei veicoli passeggeri. Già entro la fine del 2018 invece eliminerà i limiti alle quote straniere per le aziende che producono veicoli elettrici e nell’industria navale e aeronautica.

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