Cosa succederà adesso alla Brigata Wagner?
È quello che si chiedono politici e analisti di tutto il mondo dopo quello che è successo a Prigozhin.
CHE COSA È SUCCESSO A PRIGOZHIN
Anche Rosaviatsia, l’Agenzia federale russa per il trasporto aereo, lo ha confermato: a bordo del jet abbattuto ieri tra Mosca e San Pietroburgo c’erano Yevgeny Prigozhin, ex “chef di Putin” e capo delle milizie Wagner che due mesi fa tentò una marcia contro il Cremlino, il suo braccio destro comandante Dmitry Utkin, un altro vice del Gruppo Wagner, Valery Chekalov, e altri 4 paramilitari. In tutto 10 persone, i cui corpi sono stati “ritrovati e ricomposti”, dicono i servizi di emergenza. “Niente accade in Russia senza che ci sia dietro Putin”, ha commentato Biden.
I DETTAGLI SULLO SCHIANTO
Si è schiantato nei pressi del villaggio di Kuzhenkino, nella regione russa di Tver, il velivolo Embraer Legacy 600 che trasportava il leader del gruppo paramilitare Wagner, Evgenij Prigozhin. Secondo le informazioni fornite dall’Agenzia federale per il trasporto aereo russo (Rosaviatsia) lo schianto al suolo è avvenuto alle 18:20 ora locale (le 17:20 in Italia) mentre il velivolo stava effettuando la rotta da Mosca a San Pietroburgo. A bordo del mezzo c’erano dieci persone, di cui sette passeggeri e tre membri dell’equipaggio. Sul luogo dell’incidente sono stati rinvenuti i dieci corpi, tutti gravemente ustionati.
LA PRESENZA DI PRIGOZHIN SULL’AEREO
Dopo il disastro, Rosaviatsia ha rivelato che Prigozhin era nell’elenco dei passeggeri e le autorità hanno aperto un procedimento penale per violazione delle norme sulla sicurezza del trasporto aereo. Dopo una serie di annunci sulla presunta morte di Prigozhin da parte dei media russi, l’ufficialità è arrivata dal canale Telegram Grey Zone, vicino al gruppo Wagner e, successivamente, dall’emittente statale russa Rossija 24 che ha confermato il decesso del leader della compagnia paramilitare.
COSA DICONO I SERVIZI SEGRETI
L’incidente aereo sembra essere avvenuto all’improvviso. Fonti di “Baza”, canale Telegram vicino ai servizi segreti, hanno riferito – si legge in una ricostruzione dell’agenzia di stampa italiana Nova – che immediatamente prima dell’incidente i piloti non avevano segnalato alcuna situazione di emergenza. Allo stesso tempo, secondo testimoni oculari, prima della caduta del velivolo, sono state udite delle esplosioni. Secondo alcune versioni citate da “Baza”, l’aereo di Prigozhin sarebbe precipitato a causa di un attacco terroristico.
Il canale Grey Zone sostiene che l’aereo sarebbe stato abbattuto dalla difesa aerea russa. Tuttavia, finora non c’è conferma di questa versione. Il portale di monitoraggio aereo Flightradar ha pubblicato un rapporto sullo schianto del volo privato. Alle 18:10 ora di Mosca (le 17:10 in Italia) il velivolo è salito a un’altezza di 8,5 chilometri nel cielo della regione Tver e ha proseguito a quest’altezza per circa 9 minuti, per poi salire a 9,1 chilometri. Alle 18:19 l’Embraer Legacy 600 ha iniziato a cadere e, stando alle prime informazioni a disposizione, senza che prima si verificassero delle manovre che potrebbero indicare eventuali problematiche o guasti. L’aereo, quindi, ha perso improvvisamente quota, scendendo di 2.500 metri in 22 secondi. Dopo poco le comunicazioni con l’aereo sono state interrotte, evidentemente a causa dello schianto al suolo.
L’ANALISI E GLI SCENARI DI DI LIDDO (CESI) SU WAGNER E RUSSIA
Ha scritto su Twitter Marco Di Liddo, direttore del Centro studi internazionali (Cesi:
Le due teste del Gruppo Wagner cadute in un colpo solo. Prigozhin e Utkin spariscono di scena. A distanza di due mesi dal tentativo di colpo di Stato, Putin batte il colpo più forte.
Analizziamo il significato dell’accaduto ed i suoi possibili impatti. Putin ha atteso non il momento più propizio, ma semplicemente che la guerra tra clan all’interno del Cremlino avesse un vincitore, ossia colui (o coloro) che prenderanno in consegna beni ed attività del Wagner e di Prigozhin.
Prigozhin ed Utkin vengono eliminati fisicamente il giorno stesso in cui Surovikin (il macellaio di Aleppo), uomo del Wagner nelle Forze Armate, viene licenziato. Non è finita qui, però. Altre teste cadranno. Magari più silenziosamente e con meno clamore.
Un dettaglio importante riguarda la modalità. Qualora fosse confermato l’abbattimento dell’aereo, il Cremlino avrebbe optato per un metodo ipertrofico, spettacolare, violentemente eccessivo. Non un sabotaggio, non un avvelenamento, non un “infarto”.
Perché fare questo? Estremizzare la spettacolarità della violenza serve a mandare segnali sul fronte interno, sia alle élite che al popolo. Trattasi di segnale di debolezza, di nervosismo, non di forza. A Mosca i nervi sono ancora tesi.
Possibili soluzioni: 1) il sistema Wagner (incluse società madri, IRA ecc.) vengono affidate ad un nuovo “CEO” con meno ambizioni cesariste; 2) le società di Gazprom rilevano tutto; 3) le società di Shoigu rilevano tutto; 4) I beni di Prigozhin vengono cannibalizzati.
E adesso? sul fronte del conflitto con l’Ucraina cambia poco. Gli impatti saranno nulli. In Africa è tutto da vedere. Il Wagner ha stabilito un rapporto fiduciario basato su legami personali. L’erede di Prigozhin dovrà fare altrettanto anche se il sistema appare solido.
Tuttavia, ancora una volta, la politica russa degli ultimi 20 anni sembra scritta da Coppola. Guardate il Padrino e capirete il Cremlino. Prigozhin come Tessio.
Infine, una nota a margine:
https://twitter.com/Marco_Di_Liddo/status/1694467897148559422