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Che cosa ha detto (in pillole) Draghi in Parlamento

Le comunicazioni del presidente del Consiglio, Mario Draghi, in Senato

 

LE DIMISSIONI

“Mercoledì scorso ho rassegnato le dimissioni. Questa decisione è seguita al venir meno della maggioranza di unità nazionale che ha appoggiato il governo dalla sua nascita. Il capo dello Stato le ha respinte e chiesto di informare il Parlamento. Decisione che ho condiviso. Oggi mi permette di spiegare a voi e agli italiani questa decisione tanto sofferta quanto dovuta”.

IL CAPO DELLO STATO

“L’altissimo consenso di cui il governo ha goduto in Parlamento ha consentito di avere quella tempestività delle decisioni chiesta dal Presidente della Repubblica. A lungo le forze di maggioranza hanno saputo tenere da parte le divisioni, per interventi rapidi ed efficaci, per il bene di tutti i cittadini”.

PNRR

“La stesura del Piano nazionale di ripresa e resilienza approvato a larghissima maggioranza di questo Parlamento” prevede un piano di “riforma e investimenti che non ha precedenti nella storia recente”.

LE RIFORME

Le “riforme della giustizia, della concorrenza, del fisco, degli appalti oltre alla corposa agenda delle semplificazioni sono un passo essenziale per l’Italia. Ad oggi tutti gli obiettivi del Pnrr sono stati raggiunti”.

LA GARANZIA

“Il presidente della Repubblica mi affidò l’incarico” di premier con l’obiettivo di affrontare “tre emergenze: pandemica, economica e sociale”, “tutti i principali partiti, con una sola eccezione, decisero di rispondere positivamente a quell’appello. Nel discorso che tenni in quest’Aula feci riferimento all’unità nazionale, che in questi mesi è stata la miglior garanzia di questo esecutivo e della sua efficacia. Ritengo che un presidente del Consiglio che non si è mai presentato davanti agli elettori debba avere il consenso più ampio consenso”.

LE MISURE

“Grazie alle misure di contenimento sanitario, alla campagna di vaccinazione, ai provvedimenti di sostegno economico a famiglie e imprese, siamo riusciti a superare la fase più acuta della pandemia, a dare slancio alla ripresa economica”.

LA FINANZA PUBBLICA

“Quest’anno l’andamento della finanza pubblica è migliore delle attese e ci permette di intervenire senza nuovi scostamenti di bilancio”.

IL GAS RUSSO

“In pochi mesi abbiamo ridotto la dipendenza di gas” dalla Russia, “intendiamo azzerarle entro un anno e mezzo. E’ un risultato che sembrava impensabile”.

4 FRONTI

“L’Italia ha bisogno di un governo capace di muoversi con tempestività su almeno 4 fronti. Per quanto riguarda il Pnrr entro fine anno dobbiamo raggiungere 55 obiettivi. Completarlo è una questione di serietà nei confronti dei nostri cittadini”.

PROSPETTIVA

“Oggi è essenziale proseguire in questo confronto e definizione in una prospettiva condivisa gli interventi prossima legge bilancio”. Così il premier Mario Draghi nelle comunicazioni al Senato ricordando che con sindacati e imprese “abbiamo condiviso un metodo di lavoro che prevede incontri regolari e di lavoro, che è già servito per alcune emergenze nella fase pandemica e per la sicurezza sul lavoro”.

“Le riforme” della giustizia “sono essenziali per processi rapidi e giusti. Le scadenze segnate dal Pnrr sono molto preciso”.

FISCO

“Non abbiamo mai aumentato le tasse sui cittadini” e “dobbiamo approvare al più presto la riforma fiscale e varare subito dopo i decreti attuativi”.

DDL CONCORRENZA

“Il disegno di legge” sulla concorrenza, che riguarda anche “i taxi” e le concessioni balneari” deve “essere approvato prima della pausa estiva. Ora c’è bisogna di un sostegno convinto all’azione dell’esecutivo” non il sostegno a proteste talvolta violente.

PENSIONI

“Serve una riforma pensioni che garantisca meccanismi di flessibilità in uscita e un impianto sostenibile ancorato al sistema retributivo”.

SALARI E REDDITO DI CITTADINANZA

Servono interventi per “assicurare livelli salariali dignitosi a fasce di lavoratori più in sofferenza. Il reddito di cittadinanza è una misura importante, ma può essere migliorato per favorire chi ha più bisogno e ridurre gli effetti negativi sul mercato del lavoro”.

RIGASSIFICATORI

“Dobbiamo abbandonare sull’installazione dei rigassificatori a Piombino entro la prossima primavera e a Ravenna: non è possibile volere l’energia per gli italiani e poi protestare per queste infrastrutture”.

TRANSIZIONE ENERGETICA

“Dobbiamo portare avanti la transizione verso fonti pulite. La siccità e le ondate di calore anomale” impongono di “affrontare con serietà la crisi climatica”.

ECCO IL TESTO DELLE COMUNICAZIONI DI MARIO DRAGHI

(in aggiornamento)

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