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Nato

Che cosa farà la Nato per l’Ucraina contro la Russia

Gli alleati Nato hanno deciso di rafforzare le difese in Europa. Tutte le mosse discusse dai leader per sostenere l'Ucraina e le divergenze fra le attese di Zelensky e le misure dell'Alleanza atlantica

 

La Nato continuerà a fornire sostegno politico e pratico all’Ucraina “mentre continua a difendersi” dalla Russia.

Pertanto “è stata approvata una significativa fornitura di armi all’Ucraina tra cui anticarro, difesa aerea e droni che si sono dimostrati altamente efficaci”. Inoltre l’Alleanza atlantica rafforzerà il fianco est con l’invio di altri quattro battaglioni.

È quanto concordato dai leader degli Stati membri della Nato al termine del vertice conclusosi ieri a Bruxelles, incentrato sulla guerra in Ucraina.

In un messaggio video, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva chiesto alla Nato “aiuti militari senza restrizioni”. Zelensky HA anche osservato che l’Ucraina non ha ricevuto i caccia o i moderni sistemi di difesa aerea richiesti e ha affermato che anche l’esercito del paese ha bisogno di carri armati e sistemi antinave. Finora sono state fornite solo armi difensive.

In conferenza stampa il segretario generale Jens Stoltenberg ha inoltre fatto intendere che gli alleati hanno deciso di non soddisfare la richiesta del presidente Volodymyr Zelensky di fornire “l’1%” dei carri e dei caccia dell’Alleanza. “Non entrerò nei dettagli, la Nato sta offrendo un aiuto militare significativo all’Ucraina”, ha risposto a una domanda specifica.

Inoltre tutti i 30 leader della Nato hanno messo in guardia la Russia dall’uso di armi chimiche o biologiche in Ucraina, sostenendo in una dichiarazione finale del vertice che tale uso “sarebbe inaccettabile e avrebbe gravi conseguenze”. “Tuttavia, ancora una volta non hanno precisato quale sarebbe stata la risposta”, commenta il Guardian.

E a proposito del rinforzo dei militari con quattro battle group nel fianco est della Nato, “è un fatto secondo me risibile” ha osservato questa mattina a Omnibus il generale Leonardo Tricarico, ex capo di stato maggiore dell’Aeronautica.

Tutti i dettagli sulle richieste e attese del presidente ucraino Zelesnky e le decisioni prese dagli alleati Nato.

GRAVI CONSEGUENZE DALL’USO DI ARMI CHIMICHE

La dichiarazione conclusiva del vertice della Nato, svoltosi ieri a Bruxelles a un mese dall’invasione ingiustificata della Russia in Ucraina, contiene un chiaro avvertimenti alla Russia riguardo al rischio che usi armi chimiche o biologiche nella guerra in Ucraina. “Qualsiasi uso da parte della Russia di un’arma chimica o biologica sarebbe inaccettabile e comporterebbe gravi conseguenze”, affermano i leader dei 30 paesi membri dell’Alleanza.

“Gli alleati della Nato hanno intensificato il loro sostegno e continueranno a fornire ulteriore sostegno politico e pratico all’Ucraina mentre continua a difendersi. Gli alleati della Nato continueranno inoltre a fornire assistenza in settori quali la sicurezza informatica e la protezione contro le minacce di natura chimica, biologica, radiologica e nucleare”, proseguono.

INVIO DI MASCHERE E DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

In concreto i paesi Nato forniranno maschere, tute protettive, dispositivi di rilevamento all’Ucraina. Lo ha confermato il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, riflettendo i timori occidentali che la Russia stia cercando di creare “una specie di pretesto”.

QUATTRO BATTAGLIONI SUL FIANCO EST

I leader hanno anche approvato il dispiegamento di altri quattro gruppi tattici multinazionali supplementari in Bulgaria, Ungheria, Romania e Slovacchia. Si rafforza così il fianco est della Nato in Europa.

LE RICHIESTE DI ZELENSKY

Deluse le attese e richieste di Zelensky.

“L’Ucraina ha bisogno di assistenza militare illimitata e senza restrizioni contro la Russia. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervenendo al vertice straordinario della Nato ieri a Bruxelles. “Mosca sta utilizzando il suo intero arsenale militare contro l’Ucraina”, ha spiegato il presidente. “L’esercito ucraino resiste da un mese in condizioni impari! E vi dico la stessa cosa da un mese ormai”, ha sottolineato Zelensky.

Da qui la richiesta “dell’1 per cento di tutti i vostri aerei. L’1 per cento di tutti i vostri carri armati. L’1 per cento!”, di Zelensky. “Non possiamo semplicemente comprarli. Una tale fornitura dipende direttamente solo dalle decisioni della Nato; dalle decisioni politiche, tra l’altro” ha ribadito il presidente ucraino.

NON C’ERA RICHIESTA PER UNA NO-FLY ZONE

Zelesnky punta a rafforzare così la difesa ucraina e mette da parte le richieste di no-fly zone.

Come riporta la Cnn, il presidente ucraino Zelensky nel suo discorso video agli alleati ha chiesto una maggiore assistenza alla sicurezza, ma nel discorso “non c’era una richiesta per una no-fly zone”.

NÉ DI ADESIONE ALLA NATO

Inoltre, nelle osservazioni pubbliche di Zelensky “non c’era nemmeno una richiesta di adesione alla Nato”, mentre gli alleati si stanno consultando sull’invio di missili anti-navali all’Ucraina, nonostante le molte difficoltà tecniche della consegna.

Nella telefonata il funzionario ha precisato che si sta discutendo anche di come preparare le forze di difesa in grado di “rispondere a incidenti chimici, biologici, radiologici o nucleari”, ma non si sono ancora decisi piani di azione.

LE PAROLE DI BIDEN

Fermo appoggio del presidente degli Stati Joe Biden all’Ucraina.

“Continueremo a sostenere lui e il suo governo con una significativa e crescente assistenza nel campo della sicurezza, così che l’Ucraina sia in grado di contrastare l’aggressione russa e di esercitare il proprio diritto all’autodifesa”, ha evidenziato il presidente Usa Biden intervenuto ieri al vertice Nato a Bruxelles.

Alla domanda se l’uso di armi chimiche da parte del russo Vladimir Putin avrebbe suscitato una risposta militare da parte della Nato, Biden ha risposto che “farebbe scattare una risposta”.

Ma il presidente degli Stati Uniti resta cauto. “Risponderemmo se lo usasse. La natura della risposta dipenderebbe dalla natura dell’uso”, ha detto Biden alla stampa.

NIENTE CACCIA A KIEV

Inoltre, gli Stati Uniti continuano a opporsi alla fornitura di aerei militari all’Ucraina, nonostante l’appello ribadito oggi in tal senso dal presidente ucraino Zelensky ai leader della Nato. Lo riferisce l’emittente “Cnn” citando una fonte governativa Usa. “Avete migliaia di caccia, ma non ce ne avete dato nemmeno uno”, ha osservato Zelesnky. L’amministrazione del presidente Usa Joe Biden si era già opposta nei giorni scorsi alla fornitura di aerei militari all’Ucraina a causa del rischio che una tale mossa comporterebbe in termini di allargamento del conflitto.

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