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Che cosa cambierà per tamponi e quarantene, ecco le novità del Cts

La quarantena scende a 10 giorni, con i positivi che dovranno fare un unico tampone per uscire dall'isolamento: ecco le nuove norme del Cts

10 giorni di isolamento e tampone unico molecolare per certificare la negavitizzazione. Il Comitato Tecnico Scientifico cambia le regole per la quarantena e cambiano le norme per poter dichiarare un positivo guarito.

QUARANTENA A 10 GIORNI

Partiamo dalle novità in fatto di quarantene. Gli asintomatici positivi al Covid dovranno restare in isolamento per 10 giorni. Stessa regola per tutti i contatti stretti (o per chi riceve un alert di Immuni). Per i positivi con sintomi sono previsti almeno 10 giorni di isolamento, con “obbligatoriamente gli ultimi 3 in completa assenza di sintomi”, spiega il Cts.

Tutti gli asintomatici che al tampone tra il 10° e 17° giorno risultano ancora positivi dovranno rimanere in casa per 21 giorni. È il limite di isolamento a cui ci si deve tenere: “Nei casi asintomatici l’isolamento si interrompe comunque al 21° giorno in quanto le evidenze disponibili non documentano alcun caso di presenza di virus competente per la replicazione”, scrive il Comitato Tecnico scientifico.

UNICO TAMPONE

Salta anche la regola del doppio tampone, quella che stabiliva che le persone ammalate fossero dichiarate ufficialmente guarite solo dopo due tamponi negativi consecutivi. Basterà un unico tampone negativo dopo l’isolamento per essere definiti guariti.

BASSETTI: BENE 10 GIORNI DI ISOLAMENTO E TAMPONE UNICO

Plaude alle decisioni del Comitato tecnico scientifico Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova. “Oggi dobbiamo tutti fare un applauso al Cts che ha deciso di cambiare alcune regole sul Covid. Non sarà più necessario il doppio tampone negativo per confermare la fine della quarantena. Basterà, infatti, il singolo tampone, ovviamente con esito negativo, per decretare la guarigione di chi si è ammalato di Covid”.

“Anche la quarantena passerà da 14 a 10 giorni, ma non per tutti. Varrà per le persone in quarantena a scopo precauzionale che hanno avuto contatto stretto con un positivo. Dopo 10 giorni faranno il tampone e, se negativo, potranno uscire. Stessa cosa se il positivo è asintomatico: farà un solo tampone e se dopo 10 giorni risulterà negativo potrà uscire”, aggiunge Bassetti, sostenendo che “questa è una grande notizia (che personalmente sostenevo da molto tempo) che semplificherà molto le cose. Una buona notizia”.

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IL COMUNICATO DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

 

Il Comitato Tecnico Scientifico si è riunito in data odierna per analizzare la ridefinizione della quarantena e dell’isolamento fiduciario.

Il CTS, in coerenza con le linee guida internazionali e adottando il principio di massima cautela, sottolinea l’esigenza di aggiornare il percorso diagnostico per l’identificazione dei casi positivi così come la tempestiva restituzione al contesto sociale dei soggetti diagnosticamente guariti.

Analogamente, il CTS ha ridefinito i criteri dell’isolamento fiduciario dei contatti stretti dei casi confermati positivi al virus SARS-CoV-2.

Per il raggiungimento dell’obiettivo strategico connesso alla sostenibilità del sistema diagnostico dei casi di positività al virus SARS-CoV-2, il CTS ritiene necessario il coinvolgimento anche dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta per il prezioso e fondamentale contributo che potranno assicurare nella esecuzione dei tamponi, al fine di sostenere in maniera essenziale il sistema sanitario nel Paese.

Il CTS sintetizza, di seguito, le diverse condizioni e la relativa ridefinizione dei periodi di quarantena o di isolamento fiduciario:

 

Qui il comunicato.

 

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