Emergono nuovi dettagli sul caso di spionaggio che sta sballottando il BND, il servizio di sicurezza tedesco. Arthur E., l’uomo arrestato più di una settimana fa all’aeroporto di Monaco proveniente dagli Stati Uniti e sospettato di essere il complice del funzionario del BND a sua volta fermato poco prima di Natale, ha ora ammesso di essersi recato a Mosca almeno due volte per consegnare documenti segreti del BND ai dipendenti dei servizi segreti russi FSB. Gli incontri cospiratori in un ristorante di Mosca si sono svolti nell’ottobre e nel novembre 2022.
Lo riporta in esclusiva il settimanale Der Spiegel, che cita proprie ricerche mantenendo tuttavia coperte le proprie fonti.
“CARSTEN L.” E “ARTHUR E.”
Al momento la figura principale resta quella del primo arrestato, Carsten L., responsabile del controllo di sicurezza degli agenti tedeschi, l’uomo da cui passavano tutti gli screening di sicurezza dei dipendenti e dei candidati del BND. Lui avrebbe sottratto dagli archivi del servizio tedesco i documenti poi trasmessi a Arthur E. e da questi portati a Mosca, nelle mani dell’intelligence nemica.
Ma nelle indagini prende sempre più profilo il personaggio di colui che finora veniva considerato un complice e che, a quanto è fino ad oggi trapelato, è cittadino tedesco ma non dipendente del BND. È stato però, al pari di Carsten L., soldato della Bundeswehr: come riporta Der Spiegel, l’uomo si era arruolato come soldato a contratto nel 2009 ed è stato addestrato come specialista IT. Nel 2015 ha poi lasciato la Bundeswehr su sua richiesta.
LE NOVITÀ SUL CASO DI SPIONAGGIO
Agli inquirenti che lo stanno interrogando, Arthur E. ha anche confessato che al secondo incontro a Mosca gli agenti dell’FSB (l’ex KGB) gli hanno consegnato una busta contenente denaro in cambio dei documenti segreti trafugati dal servizio di sicurezza tedesco.
Dalle indiscrezioni del settimanale di Amburgo, si sa ora anche che Arthur E. era stato fermato e precedentemente interrogato negli Stati Uniti da investigatori dell’FBI, che gli avevano confiscato i telefoni cellulari, il laptop e l’hard disk. D’altronde le autorità giudiziarie tedesche avevano emesso un comunicato all’indomani del suo arresto confermando che l’indagine era stata condotta in stretta collaborazione con il BND e con il supporto del Federal Bureau of Investigation (FBI) statunitense. E siccome il primo arresto, quello del funzionario a dicembre, era avvenuto su soffiata di un servizio di sicurezza amico, appare più che probabile che i primi a mettersi sulle tracce del nido di talpe dentro il BND siano stati gli 007 americani.
IL MATERIALE CONSEGNATO ALLA RUSSIA
Sempre secondo le informazioni di Der Spiegel, il materiale consegnato dai due arrestati a Mosca includeva schermate stampate di tabelle segrete e dati sul numero di vittime russe in Ucraina, che il BND aveva evidentemente intercettato nell’ambito di operazioni segrete. I timori degli inquirenti riguardano anche il fatto che, con i documenti trafugati, i servizi segreti russi potrebbero essere stati in grado di trarre conclusioni sui metodi di spionaggio del BND.
Richiesti di confermare le indiscrezioni del settimanale, gli avvocati difensori di Arthur E. e Carsten L. non hanno voluto commentare le nuove accuse. Anche il BND e il procuratore federale non hanno voluto commentare con i giornalisti i nuovi dettagli del caso di spionaggio. I due sono accusati di tradimento dal tribunale federale.
Secondo il codice penale tedesco, in casi particolarmente gravi il tradimento può essere punito con una pena detentiva che va da cinque anni fino addirittura all’ergastolo. Tale caso sussiste, ad esempio, se l’autore del reato ha abusato di una posizione di responsabilità che lo pone sotto uno speciale obbligo di proteggere i segreti di Stato.