I DUE PARTITI SU DRAGHI AL COLLE
Il centrodestra (in primis Salvini e Meloni) è desideroso di vedere eletto Draghi al Quirinale: migliore garanzia ad europei e americani sull’affidabilità dei futuri governi. Centrosinistra e M5s invece ritengono indispensabile che Draghi continui a governare fino al ‘23. (Folli)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) April 29, 2021
GREEN PASS ARABA FENICE
Green Pass araba fenice: entrato in vigore in Italia dal 26 aprile, ma non esiste. Prima la bocciatura del Garante della privacy. Ora la decisione dei medici di famiglia di non rilasciare ai propri assistiti i certificati che in questi giorni lo stanno chiedendo. (Repubblica)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) April 29, 2021
I RACCOMANDATI DEL VACCINO
"Vaccino anti-Covid, 53 indagati in Puglia: “Non erano in lista, ma hanno preso la dose”. Anche l’ex presidente di Confindustria, De Bartolomeo, e sindaco M5s". (Fatto Quotidiano)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) April 29, 2021
LA MAPPA DEI VACCINI
Finora tutte le regioni (eccezioni, Basilicata e Lombardia) hanno mancato i target di Figliuolo per arrivare alle 500mila iniezioni. Come mai? Pesano le scorte di vaccini limitate: a ieri sera erano state somministrate il 91% delle 20 milioni di dosi arrivate. (Bartoloni, Sole)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) April 29, 2021
GLI EFFETTI INCERTI DEL COPRIFUOCO
"Il coprifuoco funziona, ma non sappiamo quanto e a che prezzo. Adottato in autunno per evitare il lockdown il coprifuoco è divenuto una questione politica, anche perché è difficile studiarne gli effetti". (Domani quotidiano)
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BASSETTI TIFA SILERI
Il ministro Speranza fa parte dei catastrofisti di cui parlava prima?
Bassetti: «Sì. Forse ci vorrebbe un ministro medico».
Sta pensando a Sileri?
«Sarebbe una bellissima figura, dal grande spessore culturale e scientifico. Sono di sicuro più vicino a Sileri che a Speranza».
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Corriere della Sera:
"Parole sue: «La telecamera è una droga». È malato di narcisismo?".
Matteo Bassetti:
«Tutti quelli che vanno in tv lo sono. Se dicono di non esserlo, mentono. Io non ci trovo nulla di male».
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GENERALI, DONNET NEL MIRINO
Assicurazioni Generali: "Ci sono due elementi, non certo marginali che potrebbero giocare a sfavore di Donnet: la capitalizzazione, con il titolo del Leone che ormai da anni viaggia all’interno di una banda di oscillazione che difficilmente supera i 18 euro, e l’M&A". (Sole)
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Assicurazioni Generali: le capriole di Caltagirone, il forcing di Del Vecchio, Nagel nel mirino, Donnet sulla graticola
LE PIROETTE DI CALTAGIRONE SU GENERALI
Generali. Caltagirone da azionista non voterà per l’approvazione del bilancio anche se nel cda come vicepresidente ha approvato tutti i bilanci. Delfin di Del Vecchio oggi voterà a favore del bilancio, così come farà la Edizione holding dei Benetton. (fonte: Repubblica)
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DONNET COCCOLATO DA NAGEL (MEDIOBANCA)
"Il punto forte dell’ad Generali, Donnet, sono i conti: il risultato operativo è ai massimi di sempre a 5,2 miliardi, in 6 anni il manager francese ha distribuito 7 miliardi di dividendi. Numeri che rendono Donnet il candidato su cui Mediobanca continua a puntare". (La Stampa)
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TIM SALUTA HUAWEI
Tim ha chiuso definitivamente e ufficialmente le porte a Huawei sulla realizzazione della rete d’accesso 5G in Italia. In questi giorni all’indirizzo del colosso Tlc di Shenzhen è stata inviata una lettera di disdetta di un contratto sottoscritto nei primi mesi del 2020. (Sole)
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I CONTI DEL SOLE
L'assemblea degli azionisti de Il Sole 24 Ore ha approvato il bilancio consolidato 2020: registra una perdita che si riduce ad un milione (riportata a nuovo) da confrontare con il risultato negativo per 1,2 milioni dell'esercizio 2019. (Sole)
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MINESTRONE MEDIATICO
I cda di Audipress e di Audiweb hanno approvato all'unanimità il progetto di fusione tra le due società da cui nascerà la nuova Audicomm. Una fusione per dar vita a un’unica società con l’intento di arrivare a una ricerca integrata che dia luogo a una “total audience”. (Sole)
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SEQUESTRO SUGOSO
Petti. Lunedì i carabinieri hanno sequestrato 4.477 tonnellate di conserva di pomodoro. L’accusa è quella di frode: i fusti di pomodoro etichettati come “100% italiano” o “100% toscano” contenevano in realtà prodotto semilavorato e concentrato di provenienza extra-Ue. (Sole)
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GARANZIE INDIGESTE?
"Oggi il governo prolunga garanzie e moratorie, ma quello che emergerà domani, quando saranno rimosse, preoccupa. Non è difficile prevedere l’impiego di altre risorse pubbliche. Se questo avviene, è sperabile almeno che questa volta esso sia risolutivo". (Ignazio Angeloni, Sole)
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WALL STREET FESTEGGIA BIDEN
"I primi 100 giorni di Biden a Wall Street sono un successo senza precedenti. Pur portando indietro le lancette del tempo fino al 1950 non si riesce a trovare una performance vicina al +24% messo a segno dall’indice S&P 500 a 100 giorni dalla data di insediamento". (Sole 24 Ore)
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Una grande mano al guinness di Biden la stanno dando le big tech che macinano utili e ricavi da record, certificati da valutazioni in Borsa mai viste prima. Famag (Facebook, Apple, Microsoft, Amazon e Google) valgono messe insieme oltre 8mila miliardi di dollari. (Sole 24 Ore)
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DOTTRINA MACRON
"La Dottrina Mitterrand è stata formalizzata nel 1985 dopo un colloquio con Craxi. Annunciò che non avrebbe estradato i terroristi ma fece una precisazione: «Tranne quelli che hanno commesso crimini di sangue». Ma poi modificò la sua posizione: «Non li estraderemo»". (Rep)
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Catturati 7 terroristi rossi condannati per fatti di sangue, altri 3 in fuga. Tra loro Pietrostefani. Vivevano lì da decenni. Sofri contesta: “È stata una retata”. Spataro: “Parigi ha cambiato marcia”. Da Mattarella e Draghi la spinta per la svolta. (sintesi Repubblica)
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Eliseo: «È una presa di coscienza da parte della Francia, dopo anni di tentennamenti e anche di una certa compiacenza, della realtà storica dell’Italia, cioè il trauma costituito dagli anni di piombo. E' questo atto coraggioso che il presidente ha deciso di compiere».
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L’Eliseo dice che gli arresti giungono anche in virtù dell’arrivo a Palazzo Chigi di Draghi. Macron e Draghi condividono la stessa visione sull’Europa. La Francia vuole cambiare il patto di stabilità e l’appoggio dell’Italia le sarà utile per convincere la Germania. (Corsera)
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Il politologo francese Marc Lazar: “Strappo di Macron sulla dottrina Mitterrand, nessun presidente francese si è mai espresso così. Ha giocato un ruolo l’intesa politica con il governo Draghi e la volontà di conquistare il centrodestra”. (La Stampa)
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IL MAGISTRATO POMARICI STRAPAZZA GLI INTELLETTUALI ROSSI
"La dottrina Mitterrand in questa storia non c'entra nulla perché il suo presupposto era che per rimanere in Francia non bisognava aver commesso fatti di sangue. Invece quelli arrestati ieri erano tutti stati condannati per omicidio". (Ferdinando Pomarici, magistrato)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) April 29, 2021
I brigatisti rossi arrestati "avrebbero potuto essere tranquillamente estradati 40 anni fa". Secondo il magistrato Pomarici questo non avvenne "per comodità, per pigrizia, per quieto vivere. Per un'ipocrisia di fondo della classe politica e degli intellettuali di questo paese".
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) April 29, 2021
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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DEL SOLE 24 ORE SU ASSICURAZIONI GENERALI E CALTAGIRONE:
Tutto è da ricondurre al delicato tema delle operazioni straordinarie, in Italia e all’estero, che in alcuni casi hanno spaccato azionisti e cda. Da Cattolica, fin da subito messa nel mirino da Caltagirone e da Leonardo Del Vecchio, per passare alla Russia, operazione ricca di sfaccettature ancora tutte da verificare e in realtà mai condivisa neppure da Mediobanca, ma assai caldeggiata dal ceo Philippe Donnet, fino ad arrivare alla Malesia. Quest’ultima industrialmente più che sensata per Piazzetta Cuccia, perchè Trieste va a costruirsi una posizione solida nel danni in un paese interessante, ma non per una parte rilevante del cda considerato che su 13 membri di fatto hanno votato positivamente solo otto. Una spaccatura che ancora una volta ha registrato le posizioni opposte del fronte Mediobanca rispetto a quelle degli altri presenti in consiglio.
La vera posta in palio, stante che l’attuale board terminerà il proprio mandato con l’approvazione del bilancio 2021, è come sarà composto il futuro consiglio. E anche qui le posizioni, al momento, paiono inconciliabili. Si parte da due presupposti completamente diversi. Per Mediobanca non si può prescindere da una lista che nasca dal cda, come previsto dallo statuto. Una lista che “piaccia” al mercato e che maturi all’interno di un percorso delineato con il presidente che mette all’ordine del giorno il tema, con la nomina di un consulente che aiuti a identificare i profili e con un board che poi valuti le proposte in tutte le sue componenti. E se ci sarà qualche socio che non condivide, forte della partecipazione in portafoglio, potrà sempre presentare un proprio elenco di candidati. Ma l’altro pezzo del mondo Generali, a partire da Caltagirone, non è d’accordo.
L’attuale consiglio, si fa notare, è espressione forte di Piazzetta Cuccia, il presidente stesso, Gabriele Galateri di Genola, è stato in passato numero uno di Mediobanca, il vice presidente, Clemente Rebecchini, è direttore centrale dell’istituto e altri componenti possono essere ricondotti alla banca. Ma al di là di questo si ritiene che ad essere ribaltata debba essere la prospettiva: il management va costruito una volta che si è deciso cosa dovrà fare Generali. Va bene la strategia dei piccoli passi o si vuole pensare in grande? Se serve più attenzione ai costi perché non inserire la figura di un direttore generale o di un comitato esecutivo? E il presidente? Non può avere deleghe ma per forza deve essere solo una figura di semplice garanzia? Tante domande a cui si vuole cercare di dare risposta. Ma tutto questo è inaccettabile per Piazzetta Cuccia e la logica che la muove.
Perché, è inutile nascondersi, molto ruota attorno alla figura del ceo, è lui l’espressione delle strategie di ieri e di quelle che verranno. E per la banca guidata da Alberto Nagel, Donnet funziona: i piani che ha presentato li ha portati a termine e pur in un contesto complesso, quale quello della pandemia, ha centrato i risultati e ha costruito una Generali solida che con la cassa può permettersi di guardare a qualche operazione di crescita, sebbene in un quadro di prudenza e disciplina. E, sottolineano, sono i numeri a dirlo: un risultato operativo in crescita dal 2016 al 2020 da 4,8 a 5,2 miliardi, una Solvency passata dal 177% al 224%, oltre 7 miliardi di dividendi erogati e un total shareholder return del 29% (in linea con quello di Allianz, superiore a quello di Axa, 20%, ma nettamente inferiore a Zurich, 46%).
Tuttavia, ci sono due elementi, non certo marginali che potrebbero giocare a sfavore di Donnet: la capitalizzazione, con il titolo del Leone che ormai da anni viaggia all’interno di una banda di oscillazione che difficilmente supera i 18 euro, e l’M&A.
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SINTESI DELL’INTERVISTA DE LA STAMPA AL MAGISTRATO POMARICI SUI TERRORISTI ROSSI:
“Così come prevede la Costituzione: ora gli arrestati, se sapranno dimostrare di aver cambiato vita, potranno accedere ai benefici di legge che il giudice di sorveglianza vorrà concedergli”. A dirlo in un’intervista al quotidiano La Stampa Ferdinando Pomarici, il magistrato che chiese 22 anni per i responsabili dell’omicidio di Luigi calabresi, parlando degli arresti di ieri in Francia. Per Pomarici “la dottrina Mitterrand in questa storia non c’entra nulla perché il suo presupposto era che per rimanere in Francia non bisognava aver commesso fatti di sangue. Invece quelli arrestati ieri erano tutti stati condannati per omicidio. E dunque avrebbero potuto essere tranquillamente estradati 40 anni fa”. Secondo il magistrato, ora in pensione, questo non avvenne: “Per comodità, per pigrizia, per quieto vivere. Per non dover affrontare i giornalisti, per un’ipocrisia di fondo della classe politica e degli intellettuali di questo paese”. Per Pomarici “chi avrebbe dovuto procedere non ha voluto affrontare il problema. Certo, si sarebbe esposto a polemiche, dovendosi assumere le proprie responsabilità . Si preferì non farlo. Oggi che l’aria è cambiata, scopriamo che ci sono persone che hanno commesso omicidi e che da 40 anni erano in libertà”.