CONFINDUSTRIA PIAGNUCOLA SUL PNRR
"Con il nuovo Pnrr, di cui Confindustria non conosce ancora i dettagli, il governo sappia utilizzare al meglio le risorse europee», dice Bonomi. Confindustria si è riservata una valutazione perché non è stato visto alcun documento, l’ultima versione risale al 12/1. (Sole)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) April 21, 2021
DRAGHI DI FERRO?
"Sulla scuola il governo cede alle Regioni in presenza soltanto il 60% degli studenti", titola il quotidiano La Stampa.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) April 21, 2021
Scuola, dietrofront sul rientro di massa: da lunedì alle superiori 6 studenti su 10. Compromesso sulle presenze in classe dopo le proteste delle Regioni: sì a una soglia minima, no al 100% degli alunni. (fonte: Repubblica)
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DRAGHI STRIZZA SPERANZA?
"I nostri piani di emergenza erano obsoleti e insufficienti. Nonostante tutto il coraggio dei nostri medici e infermieri, il virus ha messo in luce le fragilità dei nostri sistemi sanitari". (Draghi, webinar di preparazione al Global Health Summit di Roma in programma il 21/5).
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PROFONDO ROSSO
"Nove delle 12 squadre aderenti al progetto di Super League hanno il bilancio in rosso, con una perdita netta aggregata di 737 milioni di euro nella stagione 2019-2020. Due sono in attivo, Chelsea (45 milioni di utile netto) e Real Madrid (300mila euro)". (Sole 24 Ore)
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ADDIO SUPER LEGA?
"La Superlega era nata zoppa, orfana delle squadre francesi e tedesche, ora rischia di essere un boomerang per Real Madrid e Juventus, tra le ideatrici del progetto, imbarazzo pure per Inter e Milan". (Corsera)
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L’ASSE FRANCO-TEDESCO NEL PALLONE
L’asse franco-tedesco è stato decisivo: pensare di fare una Superlega senza le ultime due finaliste – Psg e Bayern – è un rebus senza soluzione. Quello tedesco è il secondo mercato del calcio dopo quello inglese, con sponsor pesantissimi che investono anche nella Uefa. (Corsera)
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CAIRO SCALCIA AGNELLI
Agnelli aveva una delega per l’ingresso in Lega serie A dei fondi in una media company: "Hai una delega della serie A e intanto tratti su un altro fronte, per superare i tuoi bilanci in sofferenza, danneggiando le società che ti hanno dato un mandato ben preciso" (Cairo).
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IL VERBO PALLONARO DI AGNELLI
Come fa a definire “aperta” un’organizzazione dove 15 membri su 20 sono presenti per diritto di nascita?
"Perché ci sono 5 posti disponibili e perché la Superleague affronta il maggior problema dell’industria del calcio: la carenza di stabilità", risponde Andrea Agnelli a Rep.
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"Un terzo dei tifosi mondiali segue due club che spesso sono tra i fondatori della Superleague, il 10% segue i grandi giocatori e non i club, il 40% per cento di coloro che hanno fra i 16 e 24 anni non ha interesse nel mondo del calcio". (Andrea Agnelli)
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SUPER FLOP?
Super League? "E' stata solo una dichiarazione d’intenti. Scagliata contro la Uefa e il suo sistema di remunerazione che premia la periferia del calcio, redistribuendo i ricavi anche a federazioni che il presidente del Real definirebbe non interessanti”. (Repubblica)
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COSE ARABE
Il Psg dei qatarioti non può andare contro Uefa e Fifa, dato che Doha ospiterà il Mondiale 2022. Rilevante la composizione dei fondi che avrebbero finanziato la Superlega: sarebbe coinvolta l’Arabia Saudita, con la quale lo stesso Qatar è in cattive relazioni. (Corsera)
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ALT AI CONFLITTI DI INTERESSI?
La Commissione Ue è pronta a modificare la normativa per obbligare le società che fanno offerte per contratti finanziati dall’Ue a rivelare conflitti di interessi. A oggi non è previsto. (fonte: La Stampa)
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LE CAPRIOLE DEI SIGNORI CTS
"La stanchezza degli italiani nel continuare ad aderire alle restrizioni va considerata. La capacità di sacrificio individuale ha un limite. I segnali di insofferenza andavano tenuti in conto", dice – ora – Luca Richeldi, pneumologo, ex Cts.
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I RACCOMANDATI DEL VACCINO
Secondo l’Istat, il personale sanitario è di poco superiore al milione. Chi sono gli altri 832mila vaccinati? Secondo i carabinieri del Nas, con quelle dosi si sono vaccinati amministrativi, dipendenti delle agenzie regionali, finti collaboratori di studi medici, politici. (Rep)
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L’ULTIMA RENZATA SECONDO IL DOMANI DI FELTRI
Non solo la consulenza per Fii, ente del fondo del governo saudita. Renzi lavora per il principe bin Salman, e per il progetto a lui più caro: la città verde e sostenibile di Alula che deve trasformare l’Arabia nel paese leader del turismo musulmano. (fonte: Domani quotidiano)
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RENZATA SICILIANA?
Crisi al comune di Palermo: la proposta di Italia Viva di allargare la maggioranza alla Lega sul modello Draghi; proposta dichiarata irricevibile dal sindaco Orlando e conseguenti dimissioni dei 2 assessori renziani dalla giunta. (fonte: Sole 24 Ore)
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LE MODERATE SINTONIE DEL CENTRODESTRA NEL LAZIO
Regione Lazio: ci punta Meloni, che vorrebbe far sedere sulla poltrona di presidente l’attuale capogruppo di Fratelli d’Italia, Francesco Lollobrigida. Però deve vincere la resistenza di Salvini, che ha già individuato in Claudio Durigon il futuro post Zingaretti. (fonte: Sole)
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TENSIONI A 5 STELLE
«Posso accettare lo sfogo e il dolore di un padre, ma Beppe Grillo è la nostra bandiera e dire queste cose è andare contro le stesse battaglie e i valori del Movimento 5Stelle. Come donna io mi sono sentita offesa», dice Elisabetta Trenta, M5S, ex ministra della Difesa.
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ESTRATTO DELL’INTERVISTA DEL CORRIERE DELLA SERA DI URBANO CAIRO A CAIRO:
Una Superlega forte di una base finanziaria di partenza da 3,5 miliardi. È questa l’attrazione fatale.
«Proprio così, con questo fondo iniziale si intende superare il momento di difficoltà economica che stanno vivendo tutti, chi più chi meno, disinteressandosi però totalmente del bene comune, delle sofferenze altrui. Non c’è alcun senso di responsabilità, bensì una mancanza totale di rispetto, nonostante si faccia parte per esempio di una Lega di serie A che ha cercato di affrontare il momento reso ancora più delicato dalla tremenda pandemia».
Perché ha urlato al «tradimento»? Soprattutto nei confronti di Andrea Agnelli, presidente della Juve, leader della Superlega.
«Il progetto che prevedeva l’ingresso in Lega di serie A dei fondi in una media company aveva una base di 1,7-1,8 miliardi, soldi utili al bene comune, anche a superare le gravi difficoltà, un finanziamento importante per il rilancio della stessa serie A, che in questi anni ha perso competitività nei confronti di altre leghe europee. Agnelli faceva parte del comitato interno delegato a trattare con i fondi, aveva un ruolo importante, di primus inter pares. Il tutto necessitava di un cambio della governance stessa della Lega. Era in atto un’operazione laboriosa. Il comitato dei 5, che attenzione nasce il 13 ottobre 2020, aveva ricevuto la delega di tutte le altre società. Improvvisamente il cambio di scena, nonostante il voto assembleare che aveva sostenuto l’operazione dei fondi: Agnelli e la proprietà dell’Inter prendono le distanze dai fondi. Adesso si capisce il perché».
Il perché è l‘interesse supremo di Juve, Inter e Milan per la Superlega.
«Si viene a sapere di trattative tra questi 12 club europei, quasi tutti indebitati, di incontri segreti tra Agnelli e Perez. Questa è malafede, concorrenza sleale. Hai una delega della serie A e intanto tratti su un altro fronte, per superare i tuoi gravi problemi economici, i tuoi bilanci in sofferenza, danneggiando le società che ti hanno dato un mandato ben preciso».
Presidente Cairo, ha attaccato anche Marotta.
«È consigliere federale, con la delega della serie A: si deve dimettere. Agnelli ha lasciato l’Eca. Mi aspetto da Marotta un atto analogo per la Figc. Così anche Scaroni, presidente del Milan, coerente però sul versante fondi, perché ha continuato ad appoggiarli, deve dimettersi da consigliere di Lega. Stimo Scaroni, ma occorre un passo indietro».
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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DEL SOLE 24 ORE SUI BILANCI DEI CLUB DELLA SUPER LEAGUE:
Ci sono queste cifre, fallimentari, dietro l’accelerazione del progetto «Superlega» decisa da 12 club. Cifre segnate dal Covid, che ha fatto crollare i ricavi in un mondo già malato, con costi per calciatori e procuratori fuori controllo. «L’attuale modello economico del calcio europeo è insostenibile in misura crescente», osserva Andrea Sartori, partner di Kpmg e «Global head of sports». La sua squadra ha messo in fila i dati dei bilanci.
La spinta verso la creazione di una torta più ricca a disposizione di una crema di venti club è motivata dalla necessità di trovare soldi freschi per sistemare i conti. Almeno nel breve, perché nel medio termine molti si aspettano che i maggiori ricavi finiranno ai calciatori e ai loro agenti. A meno che il sistema non riesca a introdurre un efficace tetto agli ingaggi e alle spese operative. Obiettivo che non è stato raggiunto dal Fair play finanziario introdotto dalla Uefa nel 2011-2012, sospeso nel 2020.
Il bilancio più pesante è quello del Milan, con i ricavi operativi più bassi fra le 12 squadre (163 milioni) e la perdita netta più alta, -194,6 milioni, i debiti finanziari netti sono 104 milioni. L’Inter ha una perdita di -102 milioni su ricavi operativi di 293 milioni, con 323 milioni di debiti finanziari netti. La Juventus ha una perdita netta di -90 milioni su 401 milioni di ricavi operativi, con 390 milioni di debiti netti. Da quando è stato comprato Cristiano Ronaldo, luglio 2018, il bilancio della Juventus è sempre peggiorato, mentre i risultati sportivi non sono migliorati.
Va male la squadra con i ricavi più alti, il Barcellona, 713 milioni, ha una perdita di -97 milioni e debiti netti per 318 milioni. La più indebitata è il Tottenham, 685 milioni, con ricavi a 446 milioni e una perdita di -73 milioni. La seconda per debiti è il Manchester United, 524 milioni, terza per ricavi, 580 milioni, con una perdita di -26 milioni. Il Manchester City, 548 milioni di ricavi, ha una perdita netta di -143 milioni e 52 milioni di debiti. Il Real Madrid, secondo per ricavi con 681 milioni, ha 170 milioni di debiti finanziari netti. Il Chelsea ha il bilancio migliore, 45 milioni di utile e un surplus finanziario di 19 milioni, la cassa eccede i debiti.
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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DEL SOLE 24 ORE SUL GREEN PASS:
Il certificato verde o «green pass» (così si chiamerà in Europa) entra subito nelle tasche degli italiani. Un lasciapassare per chi è vaccinato o ha avuto il Covid che durerà 6 mesi (solo 48 ore nel caso di tampone negativo) e che consentirà di entrare a concerti, partite di calcio e soprattutto permetterà di raggiungere le Regioni rosse o arancioni. Perché il nuovo decreto sul Covid che già oggi il Governo potrebbe varare prevede che il sistema dei colori in base alla diffusione del virus, con il ritorno ufficiale della «zona gialla» e «bianca», resterà in vigore almeno fino al 31 luglio quando scadrà anche lo stato di emergenza che sarà prorogato sempre oggi dal consiglio dei ministri (si veda il Sole 24 ore di ieri). Il certificato verde sarà rilasciato da una piattaforma nazionale con le modalità che saranno decise da un apposito Dpcm, nel frattempo si potranno produrre certificati rilasciati dall’Asl o dal medico di famiglia (per attestare la vaccinazione o la guarigione dal Covid) o l’attestato del tampone o del test anti genico dell’Asl o della farmacia effettuato 48 ore prima e con esito negativo. Documenti questi che però dovranno rispettare alcuni requisiti minimi. Previste anche sanzioni penali per chi altera il pass che resterà in vigore fino all’attivazione della piattaforma europea, nella quale saranno convogliati anche i certificati nazionali.
Ecco una delle novità più attese previste nella bozza di decreto che accompagnerà il calendario delle riaperture