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Bolloré

Bolloré mollerà gli affari in Africa?

Morgan Stanley ha recentemente effettuato una valutazione finanziaria sugli asset logistici e portuali del gruppo francese Bolloré. L'articolo di Giuseppe Gagliano

 

Surriscaldato dai colli di bottiglia nei principali porti globali e dall’espansione accelerata di DP World (Dubai Ports World) e Abu Dhabi Ports, il settore della logistica è attualmente preso di mira da tutte le principali banche di investimento globali. Vogliono infatti sfruttare l’iperattività per aumentare il valore degli asset esistenti e ottenere mandati di vendita remunerativi.

COSA FA MORGAN STANLEY

Come molti dei suoi concorrenti, la banca Morgan Stanley ha recentemente effettuato, in proprio, una valutazione finanziaria degli asset logistici e portuali del gruppo francese Bolloré. Una volta stabilito, attraverso questi benchmark, che esiste un interesse alla vendita di determinati asset, le banche di consulenza vedranno il potenziale venditore consigliare l’operazione (e, per inciso, offrirgli i propri servizi). Un mandato da parte di Bolloré è particolarmente ambito dai grandi nomi della consulenza finanziaria, perché il gruppo familiare ha storicamente lavorato con la banca Rothschild, consigliere di lunga data di Vincent Bolloré.

Il 15 ottobre è apparso sulla stampa il benchmark di Morgan Stanley: il quotidiano francese Le Monde ha riferito che Bolloré si preparava a vendere i suoi asset africani. Se questo scenario viene regolarmente menzionato, ad ogni revisione strategica effettuata da Bolloré, non è considerato come un progetto effettivamente realizzabile dai leader del gruppo.

Sono più preoccupati per la chiusura dell’anno fiscale in corso, che termina tra meno di due mesi. Tuttavia, visto il contesto globale del settore, tutte le banche di advisory, e non solo Morgan Stanley, lo auspicano.

LA COMPETIZIONE IN AFRICA

Quello che invece è assolutamente certo è la spietata competizione che esiste in Africa fra i vari big della logistica. Questi infatti non si sono sbagliati: il 12 ottobre uno dei principali competitor di Bolloré in Africa, il gruppo emiratino DP World, ha valutato i suoi contratti di gestione di tre porti africani (Senegal, Egitto e Somaliland) in joint venture con i britannici e cioè con il fondo di sviluppo Gruppo CDC.

Dal canto suo Abu Dhabi Ports, in piena espansione africana, ha unito le forze con l’armatore e società di logistica francese CMA CGM come avevamo indicato in un articolo precedente.

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