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Arnese

Aifa politica su Astrazeneca, le evoluzioni di Brunetta, le coccole di Orcel a Del Vecchio su Mediobanca

Astrazeneca, Aifa, Brunetta, Orcel e non solo. Fatti, nomi, numeri, curiosità e polemiche. I tweet di Michele Arnese, direttore di Start

 

IL PUNTO IN BREVE SUL VACCINO ASTRAZENECA

 

LA DECISIONE POLITICA DECISA DALL’AGENZIA TECNICA. LA CONFUSIONE AL POTERE…

 

AIFA CONTRO AFA

 

I SILENZI VIRALI DEI GOVERNI

 

I TEDESCHI AZZOPPANO IL VACCINO INGLESE?

 

I NUMERI DI MAGRINI

 

LE SICURE INSICUREZZE DELL’AIFA

 

COME COMUNICARE ASTRAZENECA?

 

PARLA PALU’

 

I CASI DELLE TROMBOSI

 

IL DOMANI DI STEFANO FELTRI AGGREDISCE IL TERRORISMO SU ASTRAZENECA

 

STORIA IN BREVE DEL CAOS ASTRAZENECA SECONDO REPUBBLICA

 

I SUSSURRI DELL’OMS

 

IL GIURISTA CLARICH SBALLOTTA IL MINISTRO BRUNETTA

 

L’ULTIMA EVOLUZIONE DEL LIBERALE E LIBERISTA BRUNETTA

 

ORCEL SODDISFERA’ DEL VECCHIO SU MEDIOBANCA?

 

I CONTI IN TASCA AD ORCEL DI UNICREDIT

 

PANDEMIA DI SITI

 

ZONE ROSSE E CONTI IN ROSSO

 

MEDICI SUGLI SCUDI

 

MODERATI E LIBERALI SUBBUGLI CENTRISTI

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ESTRATTO DELL’INTERVISTA DEL CORRIERE DELLA SERA A GIORGIO PALU’ PRESIDENTE AIFA

Professor Giorgio Palù, presidente dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco), ricostruiamo gli eventi che hanno portato alla sospensione del vaccino AstraZeneca.

«Tutto ha origine dall’iniziativa del Paul Ehrlich Institute, l’ente regolatorio e di ricerca tedesco. L’istituto ha suggerito al ministro della Salute Jens Spahn di sospendere temporaneamente e in forma cautelativa il preparato di AstraZeneca in seguito al verificarsi di 6 casi di tromboembolia in soggetti di sesso femminile, due dei quali mortali. Questi casi sono stati messi in relazione temporale con la dose inoculata».

Per chiarezza, facciamo un passo indietro. Cos’è la tromboembolia?

«È la formazione di coaguli all’interno di vasi sanguigni che possono ostruire la circolazione del sangue. A seconda di dove i coaguli, i trombi, si formano, sopraggiungono conseguenze più o meno gravi. Se ostruiscono l’arteria coronarica, del cervello o polmonare, si possono generare problemi gravissimi per la salute e la sopravvivenza».

È solo un sospetto?

«L’evidenza scientifica di un nesso causa-effetto al momento non c’è. Un caso analogo di trombosi venosa profonda si era verificato anche in Olanda. Questi eventi si aggiungono a quelli riportati precedentemente in Danimarca e Austria. Da qui, Olanda, Francia, Germania, Spagna e poi anche Italia hanno deciso “a cascata” di sospendere in via cautelativa e temporanea il preparato anti Covid fino a che non si esprima l’Ema. L’agenzia regolatoria europea dovrebbe acquisire i dati di farmaco vigilanza e delle autopsie sulle persone decedute entro giovedì per dare una risposta».

Era mai stata ipotizzata una relazione diretta tra vaccino e tromboembolia?

«Nei 12 milioni di vaccinati del Regno Unito e nei 5 milioni dell’Unione europea, i casi registrati di questi eventi gravi erano finora prevalenti in persone anziane, età media 70 anni. L’incidenza è dunque nettamente inferiore a quella di un caso su mille circa, tipico di queste manifestazioni. Bisognerà vedere se le donne morte in Germania avevano condizioni predisponenti la trombosi come l’assunzione di pillola anticoncezionale oppure altre alterazioni di base della coagulazione».

Che «verdetto» si aspetta?

«È improbabile un nesso causale diretto tra vaccinazione e decessi. Al massimo potrebbe esserci una concausa nel senso che i problemi potrebbero riguardare solo persone predisposte a sviluppare queste patologie. L’autorizzazione ad AstraZeneca da parte di Ema è stata data condizionatamente a una costante valutazione rischi/benefici. L’agenzia e le autorità sanitarie nazionali svolgono un’azione di stretta sorveglianza proprio per intervenire rapidamente».

Perché nell’occhio del ciclone finiscono sempre i vaccini?

«Perché vanno a persone solitamente in piena salute, a scopo preventivo. Si hanno meno timori a ingurgitare una pillola. Nei bugiardini dei medicinali più banali comunemente usati sono elencati una sfilza di effetti indesiderati molto superiori a quelli dei vaccini. Ci dimentichiamo che sono i farmaci più sicuri, meno costosi e che ogni anno salvano 2,5 milioni di vite umane. Hanno reso all’umanità un grande servigio: aumentare la speranza di vita dai primi del ‘900 a oggi di quasi 30 anni».

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