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Turchia

Turchia e Qatar coccolano i talebani con l’aeroporto di Kabul

Turchia e Qatar trattano con i talebani per la riapertura dell'aeroporto di Kabul: hanno offerto supporto tecnico e, secondo l'Agi, anche 30 milioni di dollari. Ecco le ultime novità

 

Giovedì il ministro degli Esteri del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani, ha dichiarato che il paese sta trattando con i talebani assieme alla Turchia per offrire supporto tecnico alla riapertura dell’aeroporto di Kabul, al momento non raggiungibile da voli né commerciali né militari.

I talebani, che hanno preso il controllo dell’Afghanistan, hanno detto più volte che non accetteranno alcuna presenza militare nel paese dopo il 31 agosto, la data del ritiro completo degli Stati Uniti. D’altra parte, difficilmente i voli commerciali decideranno di raggiungere Kabul senza rassicurazioni forti sulla sicurezza, anche visto il recente attentato dello Stato islamico del Khorasan.

1 MILIONE DI EURO DAI PAESI BASSI

Sempre giovedì la ministra degli Esteri dei Paesi Bassi, Sigrid Kaag – che si trovava ad Ankara in missione diplomatica -, ha detto che il governo nederlandese vorrebbe contribuire allo sforzo di Turchia e Qatar con un finanziamento di 1 milione di euro, da spendere per la ripresa delle evacuazioni dall’aeroporto di Kabul. Se necessario, i Paesi Bassi si dicono disposti anche a inviare personale.

L’ARRIVO DEI TECNICI ALL’AEROPORTO DI KABUL

Mercoledì è atterrato a Kabul un team di tecnici dal Qatar per valutare la ripresa delle attività all’aeroporto internazionale, dopo i danni che la struttura ha riportato nei giorni delle evacuazioni degli Stati Uniti e degli alleati NATO.

L’agenzia AFP scrive che non è ancora stato raggiunto un accordo definitivo tra il governo qatariota e i talebani, e che ci sono delle discussioni in corso relative alla sicurezza e alla gestione delle operazioni. L’obiettivo, come spiega una fonte anonima, è la ripresa dei voli da Kabul per permettere sia l’arrivo degli aiuti umanitari, sia la prosecuzione delle evacuazioni, sia la garanzia della libertà di movimento agli afghani.

30 MILIONI DA QATAR E TURCHIA

L’agenzia AGI riporta le parole di Sher Mohammad Abbas Stanikzai, vicecapo della commissione politica dei talebani, all’emittente afghana Tolo News, alla quale ha detto che l’aeroporto di Kabul tornerà operativo nel giro di un paio di giorni grazie ai 30 milioni di dollari messi a disposizione dal Qatar e dalla Turchia.

LE DICHIARAZIONI DEI TALEBANI

Pochi giorni fa sempre Stanikzai aveva annunciato in televisione che in un imprecisato futuro i cittadini afghani in possesso di documenti validi avranno la libertà di spostarsi dentro e fuori l’Afghanistan, in qualsiasi momento.

Più recentemente, lunedì, il portavoce dei talebani Bilal Karimi aveva detto che il gruppo è in grado di controllare l’aeroporto di Kabul e di non aver bisogno “dell’aiuto di nessuno per la sicurezza e il controllo amministrativo”.

Ma la gestione di un aeroporto richiede competenze tecniche che i talebani non possiedono, anche considerata la fuga dall’Afghanistan di migliaia di dipendenti qualificati. Oltre alla struttura, nel caos delle ultime settimane sono state danneggiate pure le infrastrutture critiche, come i terminal di controllo dei voli, difficili da riparare in mancanza dell’expertise necessario.

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