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Global Gateway

A cosa servirà il piano europeo Global Gateway?

Ecco perché il piano Ue Global Gateway potrebbe essere una strategia per contrastare (al fianco degli Usa) Cina e Russia

 

Che cosa si nasconde dietro l’imponente piano dell’Unione Europea Global Gateway? La promozione dei diritti umani a livello internazionale? Il rispetto dei vincoli ambientali a livello europeo? O piuttosto la necessità di contrastare la Cina e la Russia a livello europeo e affiancare in tal modo gli Stati Uniti nel contrasto all’egemonia globale sino-russa?

Ci sono in questo documento quattro passaggi chiave che dimostrano la verosimiglianza di questa lettura molto disinibita.

Il primo: “Inoltre, aggiungendo al suo kit di strumenti finanziari, l’Ue sta esplorando la possibilità di istituire un Fondo europeo di credito all’esportazione per integrare gli accordi di credito all’esportazione esistenti a livello di Stati membri e aumentare la potenza di fuoco complessiva dell’Ue in questo settore. Lo strumento contribuirebbe a garantire condizioni di parità maggiori per le imprese dell’Ue sui mercati dei Paesi terzi, dove devono sempre più competere con i concorrenti stranieri che ricevono un ampio sostegno dai loro governi e quindi facilitare la loro partecipazione a progetti infrastrutturali”.

Veniamo al secondo aspetto in cui gli investimenti vengono inseriti in un contesto di rispetto dei diritti umani a differenza degli investimenti di altri Paesi (si allude alla Cina?): “Global Gateway investirà nella stabilità e nella cooperazione internazionale e dimostrerà come i valori democratici offrano certezza ed equità per gli investitori, sostenibilità per i partner e benefici a lungo termine per le persone di tutto il mondo”.

Veniamo adesso al terzo aspetto dove la sinergia fra Europa e Stati Uniti è chiaramente sottolineata, una sottolineatura che è naturalmente rivolta al contenimento sia della Cina che della Russia: “L’Ue si impegna a lavorare con partner che la pensano allo stesso modo per promuovere investimenti sostenibili in materia di connettività. Global Gateway e l’iniziativa statunitense Build Back Better World si rafforzeranno a vicenda. Questo impegno a lavorare insieme è stato riaffermato alla COP26, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2021, dove l’Ue e gli Stati Uniti hanno riunito partner che la pensano allo stesso modo per esprimere il loro impegno condiviso ad affrontare la crisi climatica attraverso lo sviluppo di infrastrutture pulite, resilienti e coerenti con un futuro netto zero”.

E infine il quarto punto dove la competizione con la Cina nel contesto asiatico, dell’indo Pacifico e dei Balcani è abbastanza chiaramente evidenziata: “Global Gateway si basa sui risultati della strategia di connettività Ue-Asia 2018, sui partenariati di connettività recentemente conclusi con Giappone e India, nonché sui piani economici e di investimento per i Balcani occidentali, il partenariato orientale e il vicinato meridionale”.

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