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Osservatorio Infanzia

Smartphone, Usa: si pensa a divieto uso da parte dei bambini

In Colorado si pensa ad una legge per vietare la vendita di smartphone da fare utilizzare ai bambini al di sotto dei 13 anni   Giù le mani dallo smartphone, se non hai almeno 13 anni. Negli Usa potrebbe entrare in vigore il primo divieto di vendita di smartphone da fare utilizzare ai bambini. Un…

In Colorado si pensa ad una legge per vietare la vendita di smartphone da fare utilizzare ai bambini al di sotto dei 13 anni

 

Giù le mani dallo smartphone, se non hai almeno 13 anni. Negli Usa potrebbe entrare in vigore il primo divieto di vendita di smartphone da fare utilizzare ai bambini. Un modo per incentivare i bambini a socializzare con altri e non stare sempre attaccati ad uno schermi.

Intanto, però, la tecnologia avanza e forse anche tutti noi dovremmo dire presto addio agli smartphone. Ma andiamo per gradi.

Usa: si pensa a divieto di vendita di smartphone da fare utilizzare ai bambini

L’idea nasce in Colorado, dove un gruppo di genitori appartenenti a Parents Against Underage Smartphones (Genitori contro gli smartphone ai minorenni), intende promuovere una legge che imponga ai negozianti non solo di non vendere ai più giovani, ma di chiedere agli acquirenti l’età di chi sarà il proprietario del telefono comprato, negando l’acquisto in caso si tratti di ragazzini sotto i 13 anni.

L’iter della proposta non è così semplice: il gruppo, infatti, dovrà raccogliere 300mila firme per sottoporre il divieto al voto nel 2018. A capitanare il gruppo di genitori è il medico anestesista, e padre di 5 figli, Tim Farnum, secondo cui, con uno smartphone in mano, i bambini “passano dall’essere estroversi, energici, interessati al mondo e felici, all’essere solitari”.

Severe le multe per chi non rispetterebbe il divieto (la misura interesserebbe oltre 3mila attività commerciali del Colorado): i negozianti trasgressori rischiano una multa dai 500 dollari in su.

Il caso dell’Irlanda

Che fare usare lo smartphone ai più piccoli sia un’idea sbagliata, lo sanno anche al di qua dell’Oceano. In Irlanda, infatti, c’è una proposta di legge che punta a vietare la vendita ai minori di 14 anni e a sanzionare i genitori (di 100 euro) che lasciano i bambini connessi a internet senza supervisione.

Smartphone, nessuna caratteristica per un rapporto a lungo termine

Sono in tanti a pensare allo smartphone come ad un oggetto rivoluzionario. Ed in parte lo è: piccolo ma potente, ci consente di gestire un numero sempre maggiore di attività quotidiane. E grazie a e telecamere e sensori GPS, ci permette di utilizzare app come Facebook, Snapchat e Uber.

Diciamocelo, se scompariranno è solo per colpa delle loro stesse caratteristiche. Dobbiamo ricordarci di prenderli con noi, sono gadget non indossabili e, soprattutto, la loro sopravvivenza quotidiana è legata ad una batteria che si scarica pochi minuti prima di un appuntamento telefonico importante o nel mentre la tua cara auto si ferma nel bel mezzo di una strada deserta e poco trafficata.

Non ci sono le basi, dunque, perchè lo smartphone resti a lungo un gadget a cui possiamo fare affidamento per un lungo periodo.

Addio agli smartphone, entro 5 anni

realtà aumentataC’è chi, in realtà, ha già messo un limite temporale alla vita de telefoni intelligenti. Tra 5 anni andranno in pensione, per volere di intelligenza artificiale e cuffie per la realtà aumentata. Saranno queste due nuove tecnologie ad offrirci la intrattenimento, applicazioni e servizi. Ne sono convinti gli esperti intervistati da Ericsson per lo studio “10 Hot Consumer trends for 2016”.

Se è vero, comunque, che l’innovazione è anche vero che cinque anni sembrano ancora troppo pochi per questa grande rivoluzione. E, ancora, se predirne la morte definitiva è prematuro (così come lo è predire l’addio a PC, televisioni e radio), è anche vero che Microsoft, Facebook, Amazon e i grandi guru della tecnologia, come Elon Musk, stanno costruendo un futuro in cui l’utilizzo dello smartphone non sarà più necessario.

Cosa sostituirà lo smartphone?

L’intelligenza artificiale e la realtà virtuale. L’85% degli intervistati dello studio a firma Ericsson, infatti, è convinto che grazie alle nuove frontiere dell’intelligenza artificiale in un futuro molto prossimo avremo a che fare con assistenti elettronici indossabili e con sensori interni misureranno il nostro benessere e migliorare la nostra vista, udito e la memoria.

Intervista a parte, c’è da dire che il mondo sta andando verso questa direzione. Anche gli smartphone, in fondo, stanno provando ad adeguarsi. Si pensi al nuovo Samsumg Galaxi 8 che vanta la presenza di Bixby, un nuovo assistente virtuale che in futuro ci permetterà di controllare ogni singola funzione e app con solo la voce. Anche il prossimo iPhone, almeno secondi indiscrezioni, avrà gli aggiornamenti per l’assistente Siri. E poi c’è Amazon Echo, c’è il robot Sophia e i giochi in realtà virtuale che ci permettono di vivere a pieno ( e in modo realistico) l’esperienza che ci propongo i videogames.

Il futuro prossimo di intelligenza artificiale e realtà aumentata

Microsoft, Facebook, Google, Apple, Magic Leap e tante numerose altre start up tecnologiche sono a lavoro per dar vita a cuffie autonome per la realtà aumentata. Una volta realizzate lo schermo dello smartphone non sarà più necessario. Forse non sarà più necessario alcuno schermo, dal momento che la nuova tecnologia ci proietterà le immagini 3D (dettagliate) dritto negli occhi.

A cosa servirà uno schermo se tutte le chiamate, chat, film e giochi potranno “materializzarsi” dinanzi a i nostri occhi?

Anche l’intelligenza artificiale farà passi da gigante nei prossimi anni. Gli assistenti, anche quelli che conosciamo (prendi Siri e Alexa di Amazon) diventeranno più intelligenti e potranno anche dialogare con noi.

La tecnologia sarà sempre più invasiva. Meglio, vita e tecnologia si mescolano, i confini tra mondo reale e mondo virtuale saranno sempre più sottili, con vantaggi enormi per l’uomo.

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