A causa della Brexit, Microsoft ha aumentato i prezzi del 22% in Inghilterra. Hanno ritoccato il listino anche HTC, HP e Dell
La Brexit avrà anche i suoi vantaggi: se gli inglesi son voluti uscire dall’Unione Europea è perchè sperano in qualche beneficio. Per ora, però, tutto quello che viene accostato al termine Brexit di positivo ha poco. La decisione della Gran Bretagna, per esempio, porterà numerose grandi banche ad abbondare Londra, per Parigi o New York. Anche alcune aziende lasceranno la capitale inglese.
E ancora. Brexit significa anche aumento dei prezzi dei prodotto tecnologici. Microsoft, per esempio, ha deciso di alzare i prezzi anche del 22%. Già prima del Referendum, a dire il vero, il colosso della tecnologia si era espresso a sfavore della Brexit. Ora i risultati confermano quanto temuto.
L’uscita della Gran Bretagna porterà ad un aumento dei costi delle imprese estere, oltre che alla caduta di valore delle sterlina. La decisione di Microsoft di ritoccare al rialzo il listino prezzi, con effetti a partire dal primo gennaio 2017, dunque sembra quasi obbligata dalle leggi del mercato.
L’aumento dei prezzi si applicherà solo ai nuovi acquisti e non ai contratti in corso, e Microsoft ha tenuto a specificare che non aumentano i prezzi per i consumatori. Tuttavia, l’aumento sarà un duro colpo per le imprese, che dovranno aumentare il budget destinato all’IT o sacrificare altri progetti, per pagare i maggiori oneri.
Anche aziende come HP, HTC e Dell hanno ritoccato il proprio listino prezzi.