Un aereo dismesso a causa del fallimento della compagnia aerea Transjet è stato trasformato in hotel, con 25 cabine. Per dormirci bisogna volare fino all’aeroporto Arlanda di Stoccolma, in Svezia. Foto e video
Jumbo 747-200, un boeing dismesso, è stato trasformato in hotel. Per la prima volta si potrà salire sull’aereo senza dover fare i conti con i chili di troppo della valigia, con il numero di bagagli e con il rischio di overbooking.
Dopo decenni di voli gli aerei di linea sono venduti come ferri vecchi oppure finiscono la loro vita abbandonati nel nulla in qualche deserto dell’Arizona, in questi caso il Jumbo è stato dismesso a causa del fallimento della compagnia aerea Transjet. Grazie all’idea di un imprenditore svedese, Oscar Dios, il boeing ora si chiama JumboStay ed è un albergo con 25 camere, situato nei pressi dell’aeroporto Arlanda di Stoccolma, in Svezia.
Rispetto al vecchio aereo, poco rimane, almeno internamente. Sono stati eliminati i sedili, sterilizzato l’ambiente, fino alla realizzazione nella fusoliera del velivolo di 25 cabine, doppie o quadruple con letto a castello, matrimoniali standard e suite. L’aereo-hotel ha una capienza totale di 85 persone.
La suite di questo inusuale albergo è situata nell’ex cabina di pilotaggio e ha una vista straordinaria sulla pista d’atterraggio. In ogni stanza vi è un televisore, dove è possibile guardare, oltre ai vari canali, tutti gli orari dei voli.
Il bagno, purtroppo, non è presente in tutte le stanze: alcune ne saranno dotate, gli ospiti delle rimanenti dovranno invece condividere l’unico bagno presente in fondo al corridoio. Per chi ama fare gli spuntini anche la notte o per chi soffre di insonnia, c’è un bar al secondo livello dell’aereo.
I prezzi? Partono da 53 euro a persona nella cabina doppia fino a un massimo di 200 euro nella suite con bagno, Tv e Wi-Fi e un cielo di nuvole alle pareti, così da far sembrare che si stia volando.