A far emergere un nuovo quadro è il nuovo rapporto “Net Retail”di Netcomm – realizzato in collaborazione con Human Highway, Banzai, Postecom e QVC – secondo il quale gli utenti che abitualmente (almeno una volta al mese) effettuano acquisti online sono 11 milioni di italiani. Tra questi almeno il 23,9% hanno acquistato un bene attraverso dispositivo mobile.

Chi si affida all’ ecommerce?
Hanno un’età media di 40 anni ma, a differenza del passato che voleva gli acquirenti sporadici concentrati nella fascia giovane, nell’ultimo anno sono sempre più numerosi nella fascia di 55 anni, con oltre il 24,1% contro il 16,1%. Sono per il 57% uomini e pagano soprattutto alla consegna, ma aumentano i pagamenti con carta di credito che passano dal 2% al 3,8%.
Emergono anche differenze fra uomini e donne: prodotti generalmente “rosa” – coupon, biglietti per il cinema, libri cartacei – ora sono categorie che interessano più gli uomini. Sorpresa, si è ridotta la prevalenza femminile nell’acquisto di abbigliamento (dal 25,6 % di inizio anno al 15,3% attuale), mentre sono aumentati gli acquisti dei cosmetici da parte del gentil sesso (dal 44,1 al 57,8%).
Più si invecchia, più cambiano i gusti: con il crescere dell’età, ci si affida all’ecommerce per gli acquisti dedicati alle necessità quotidiane, mentre le fasce giovanili si concentrano su servizi e prodotti per il tempo libero. Mentre prima l’elettronica era acquistata maggiormente da parte di utenti con un’età media di quasi 40 anni, oggi la tacchetta sale leggermente raggiungendo i 43 anni, così pure per quanto riguarda e-book dove si passa dai 37 ai 40 anni.
Tuttavia il valore dell’ecommerce “nonostante la crescita e i volumi significativi è ancora un fenomeno confinato a poco più del 2% del valore complessivo dei consumi delle famiglie italiane (abitazione esclusa)”. Secondo “Net Retail” se la crescita dovesse continuare a un tasso vicino al 20% annuo il Net Retail varrà in Italia 50 miliardi di euro nel 2020, il 7% dei consumi al dettaglio.