xAi, la società di intelligenza artificiale di Elon Musk, ha raccolto finanziamenti per 6 miliardi di dollari: al round hanno partecipato – tra le altre – le compagnie di investimento BlackRock, Fidelity e Sequoia Capital, la banca Morgan Stanley, la holding saudita Kingdom Holding e le aziende di semiconduttori Nvidia e Amd.
QUANTO VALE xAI
xAi ha fatto sapere che utilizzerà i fondi per investire nel potenziamento delle infrastrutture di calcolo e nei processi di ricerca e sviluppo. Secondo il New York Times, la società, che è nata l’anno scorso, ha raggiunto una capitalizzazione compresa tra i 35 e i 40 miliardi di dollari.
UN SUPERCOMPUTER PER GROK
Il prodotto principale di xAi è Grok, un chatbot (sul modello di ChatGpt di OpenAi, per semplificare) basato sull’omonimo modello linguistico e disponibile agli utenti abbonati a X, il social network precedentemente noto come Twitter e di proprietà di Musk dal 2022.
Per alimentare Grok – addestrato con i dati prelevati da X – è stato costruito un supercomputer a Memphis, che secondo Musk diventerà il più grande al mondo. Al momento il supercomputer Colossus dispone di centomila unità di elaborazione grafica, ma l’obiettivo è di arrivare almeno a un milione: a fornire questi processori sarà Nvidia, l’azienda di microchip più importante al mondo (nonché investitrice della startup di Musk).
I lavori di espansione del supercomputer coinvolgeranno anche Dell e Super Micro, che si sono occupati dell’assemblaggio dei rack per i server.
LA RICHIESTA DI MUSK A NVIDIA
Che Musk stia puntando molto sull’intelligenza artificiale è testimoniato da un fatto rivelato a giugno da Cnbc: l’imprenditore ha chiesto a Nvidia di dare priorità alle consegne di processori H100 a xAi anziché a Tesla, che li utilizza per l’addestramento dei software di guida autonoma.