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Tutto sullo scontro tra Musk e la Commissione Ue su X

La Commissione europea ha accusato X di pratiche ingannevoli, legate in particolare alla "spunta blu". Musk promette battaglia in tribunale. E il commissario Breton risponde. Estratto dalla newsletter Il Mattinale Europeo.

CHE COSA SUCCEDE FRA BRUXELLES E X

Elon Musk rischia una multa da diverse centinaia di milioni di euro, dopo che la Commissione venerdì ha accusato formalmente X di una serie di pratiche ingannevoli, compreso il sistema della spunta blu, che contribuiscono alla disinformazione in violazione del Digital services act.

COSA DICONO I RISULTATI PRELIMINARI DELL’INCHIESTA SU X E LA “SPUNTA BLU”

L’inchiesta su X era stata lanciata a dicembre. Secondo i risultati preliminari, la spunta blu non corrisponde alla prassi del settore sugli account verificati e inganna gli utenti. “Poiché chiunque può abbonarsi per ottenere tale status ‘verificato’, ciò incide negativamente sulla capacità degli utenti di prendere decisioni libere e informate in merito all’autenticità degli account e ai contenuti con cui interagiscono”, dice la Commissione.

La spunta blu era stata introdotta da Twitter per verificare l’autenticità dei profili di responsabili politici, personaggi pubblici e giornalisti e limitare la disinformazione. Con X, Musk ha modificato il sistema consentendo agli utenti di acquistare la spunta blu, favorendo truffe e disinformazione. “Vi sono prove di attori malevoli motivati che abusano dell’account verificato per ingannare gli utenti”, dice la Commissione.

Alla piattaforma di Musk sono contestate altre due violazioni del Dsa sulla trasparenza in materia di pubblicità e l’accesso per i ricercatori ai suoi dati pubblici.

LO SCAMBIO TRA MUSK E BRETON

Il commissario al Mercato interno, Thierry Breton, non ha nascosto che il suo bersaglio è il modello messo in piedi da Musk dopo l’acquisizione di Twitter per 44 miliardi di dollari. “In passato le spunte blu indicavano fonti di informazioni affidabili. Ora con X, la nostra conclusione preliminare è che inganna gli utenti”, ha detto Breton. “X ora ha il diritto di difendersi, ma se la nostra opinione sarà confermata imporremo multe e chiederemo cambiamenti significativi”.

La furiosa reazione di Elon Musk non si è fatta attendere. “La Commissione Europea ha offerto X un accordo segreto illegale: se censurassimo silenziosamente senza dirlo a nessuno, non ci multerebbero”, ha scritto Musk commentando l’annuncio di Margrethe Vestager. “Attendiamo con ansia una battaglia pubblica in tribunale, affinché i cittadini europei possano conoscere la verità”, ha aggiunto Musk, commentando un post di Breton.

“Prego, fai pure”, ha risposto Breton: “Non c’è mai stato – e non ci sarà mai – alcun ‘accordo segreto’”. Breton ha spiegato che è stata la squadra di Musk a chiedere alla Commissione di spiegare il processo per risolvere il caso. “Sta a te decidere se offrire impegni oppure no. Ecco come funzionano le procedure relative allo Stato di diritto. Ci vediamo (in tribunale o no)”, ha concluso Breton.

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