Skip to content

Cosa cambia su X (Twitter) dopo l’aggiornamento delle regole sul porno

X ha aggiornato le linee guida sui contenuti pornografici: saranno ammessi, a patto che siano consensuali e opportunamente segnalati. Non verranno mostrati agli utenti minorenni, ma la piattaforma ha dimostrato di non essere sempre in grado di contrastare l'illegalità.

X, il social network precedentemente noto come Twitter, ha aggiornato le linee guida sui contenuti “per adulti” per consentire agli utenti di “condividere nudità o comportamenti sessuali tra adulti prodotti e distribuiti consensualmente”, a condizione però che vengano segnalati come tali e che non compaiano nell’immagine e nel banner del profilo. Sono invece vietati i contenuti e i messaggi violenti, come specificato dall’account @Safety, dedicato agli strumenti di sicurezza sulla piattaforma.

LA PORNOGRAFIA SU TWITTER/X

Già da prima dell’aggiornamento delle linee guida e della “trasformazione” in X, comunque, Twitter non vietava esplicitamente il materiale pornografico, anche noto come NSFW, da not safe for work, cioè non adatto alla fruizione sul luogo di lavoro. Questa politica permissiva era stata sfruttata dai creatori di contenuti sessuali per spingere i loro follower a pagare un abbonamento e accedere così a contenuti esclusivi (il servizio si chiamava Twitter Blue, poi rinominato X Premium), come su OnlyFans.

Allora come oggi – come fa notare The Verge – i contenuti NSFW rappresentano una fonte di entrate per Twitter/X, che dopo essere stato acquistato da Elon Musk si ritrova peraltro a dover gestire un calo delle vendite pubblicitarie.

COSA PREVEDONO LE NUOVE REGOLE DI X SUI CONTENUTI SESSUALMENTE ESPLICITI

Le regole sui contenuti sessualmente espliciti, incluso l’obbligo di segnalarli come “sensibili”, si applicano alle fotografie, ai video e alle gif, sia reali che generati dall’intelligenza artificiale. Gli utenti che non hanno compiuto diciotto anni o che non hanno inserito la loro data di nascita non potranno accedervi.

La piattaforma ha però già dimostrato di non essere in grado di contrastare tempestivamente la diffusione di contenuti illegali, come nel caso, lo scorso gennaio, delle immagini esplicite ma fake (generate cioè dall’intelligenza artificiale) della cantante statunitense Taylor Swift. In passato Tumblr, un’altra piattaforma di microblogging, aveva vietato tutti i contenuti per adulti in risposta alla diffusione di post che mostravano abusi sessuali su minori.

La pornografia, comunque, è considerata controversa: ad esempio MasterCard e Visa, le due aziende più importanti nel settore dei pagamenti, hanno tagliato i rapporti con Pornhub e spinto Patreon, eBay e anche OnlyFans a imporre norme più severe sui contenuti sessuali ammessi sulle loro piattaforme.

LE DICHIARAZIONI DELLA COMMISSIONE EUROPEA

La Commissione europea ha dichiarato che, sulla base del Digital Services Act – la normativa comunitaria sulla sicurezza e la trasparenza dei servizi digitali che, tra le altre cose, obbliga le piattaforme a contrastare la diffusione di contenuti illegali e dannosi -, X dovrà “valutare tutti i potenziali rischi derivanti dai loro servizi, incluso quando si tratta di contenuti pornografici”.

Il social network dovrà anche “adottare adeguate misure di mitigazione del rischio: stiamo parlando ad esempio dei rischi legati alla violenza contro le donne o dei danni potenziali per i bambini online”, oltre a contrastare la diffusione di contenuti illegali come i revenge porn, i deep fake e la pedopornografia.

Torna su