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Web tax Ue, chi colpirà e come funzionerà

Arriverà il 21 marzo, all’indomani di un incontro a Buenos Aires nel quale il G-20 discuterà del tema, la proposta legislativa dei Ventotto dell’Ue sulla cosiddetta web tax. Sono queste le ultime informazioni sulla vicenda. Ecco numeri, dettagli e indiscrezioni. L’ALIQUOTA L’aliquota verrà stabilita nei prossimi giorni; ma secondo le ultime indiscrezioni è già deciso…

Arriverà il 21 marzo, all’indomani di un incontro a Buenos Aires nel quale il G-20 discuterà del tema, la proposta legislativa dei Ventotto dell’Ue sulla cosiddetta web tax. Sono queste le ultime informazioni sulla vicenda. Ecco numeri, dettagli e indiscrezioni.

L’ALIQUOTA

L’aliquota verrà stabilita nei prossimi giorni; ma secondo le ultime indiscrezioni è già deciso che questa oscillerà tra l’1 e il 5 per cento. L’obiettivo è di ottenere un gettito «pari a miliardi di euro», dice una fonte al Sole 24 Ore.

LO STATO DELL’ARTE

Si calcola che attualmente nell’Unione europea le imprese digitali vengano tassate con aliquote inferiori della metà alle aliquote normali. Una clausola prevederà che una società digitale non pagherà in un dato Paese una aliquota superiore a quella prevista per le normali aziende.

COME FUNZIONERA’

Secondo Reuters, la web tax europea verrebbe calcolata sulla base del fatturato aggregato lordo in un range dell’1-5% valido in tutta l’Ue. Sarebbero interessate le imprese con fatturato globale superiore a 750 milioni di euro l’anno e fatturato Ue di almeno 10 milioni di euro l’anno.

LE IMPRESE COLPITE

Sono numeri ancora da confermare, ma il documento citato da Reuters fornisce un dettaglio su quali imprese hitech sarebbero colpite dalla web tax e quali esentate: tra le imprese tassate Bruxelles fa riferimento alle aziende che vendono pubblicità online mirate sull’utente o spazi pubblicitari su Internet, citando Google, Facebook, Twitter e Instagram.

GLI ALTRI NOMI

La bozza fa anche i nomi di Amazon, come marketplace digitale, e di Airbnb e Uber come esponenti della cosiddetta gig economy, aziende cioè che basano il business sull’apporto di privati (gli autisti con la loro auto nel caso di Uber, proprietari di immobili nel caso di Airbnb). Sarebbero invece esenti dalla web tax le società dei media online, come il servizio di streaming Netflix, quelle dei giochi online, del cloud computing e dei servizi It.

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